Il vino naturale è un fenomeno che ultimamente ha riscosso parecchio interesse nel mondo. Sempre più persone ne parlano e le informazioni che si trovano riguardo questo particolare tipo di vino sono perlopiù confuse. Il punto è che il “vino naturale” è una una tipologia ipotetica di vino, ufficialmente non riconosciuta da alcun ente.
Il termine “vino naturale” potrebbe sembrare strano ad alcuni: dopotutto, il vino non è di per sé un prodotto naturale? Teoricamente sì, ma in realtà il vino che è presente sul mercato negli ultimi decenni è composto da succo di uva fermentato (e questa è la sua parte perfettamente naturale), ma spesso e volentieri contiene anche altri ingredienti che vengono aggiunti “artificialmente” dal produttore. Questo tipo di vino viene tipicamente chiamato “vino convenzionale”, ed è quello che la maggior parte di noi è abituato a bere.
Il vino naturale invece è composto da uva biologica, non contiene alcun ingrediente aggiunto (o quasi nessuno) e quindi viene “manipolato” molto meno dal produttore. In poche parole è “così come mamma l’ha fatto”, senza alcuna aggiunta o miglioria.
Questa nuova categoria di vino è in forte crescita, e sempre più aziende lo stanno mettendo in produzione, importandolo anche all’estero. Di fatto, però, sarebbe corretto dire che il vino convenzionale è una nuova categoria, perché il vino naturale (sebbene non sia ufficialmente riconosciuto da alcun ente) è semplicemente il modo tradizionale per fare il vino.
Che cos’è il vino naturale?
Come già detto, non c’è alcun ente che riconosce e distingue ufficialmente i tipi di vini e li categorizza quindi in “convenzionali” o “naturali”. Di fatto, ogni produttore potrebbe etichettare le proprie bottiglie come “naturali”, senza alcun controllo da parte di terzi sul reale contenuto del prodotto.
Ad ogni modo, il vino naturale è un prodotto senza pesticidi, e senza additivi. Generalmente, il vino contiene fino a 72 additivi, che aiutano nel raggiungere il sapore ed il colore voluto dal produttore. Il vino naturale non contiene questi additivi, con l’eccezione di una piccola dose di solfiti, che sono prodotti durante la fermentazione e servono per preservare il vino. Tuttavia, di media, il vino convenzionale contiene molti più solfiti rispetto quello naturale.
Un’altra grande differenza risiede nel processo di vinificazione. Mentre la vinificazione convenzionale include passi come l’affinamento e il filtraggio, creati al fine di ottenere un vino adatto o meglio “conforme” al mercato, i produttori naturali si tolgono il sassolino dalla scarpa e producono vino semplicemente con ciò che la natura ha avuto da offrire in quel particolare anno. Non vi è una omologazione di sapori e per questo assaggiare un vino naturale è quasi un’esperienza mistica, diversa se non altro dal classico bicchiere che siamo abituati a bere al ristorante.
Il vino naturale fa meno male?
Molti insistono sul fatto che il vino naturale sia più salutare rispetto a quello convenzionale, ma la differenza in realtà non è così grande come si pensa. In fondo, l’alcol rimane sempre alcol, si tratta di una tossina e bere in eccesso porta dei problemi (a breve termine, ed a lungo termine). Tuttavia, degli studi confermano che bere con moderatezza può effettivamente essere salutare, si parla di un bicchiere al giorno per le donne, e due per gli uomini.
Chiaramente il fatto che un vino abbia meno additivi e pesticidi è un lato positivo, e sicuramente comporta un prodotto più sano, ma non è un buon motivo per pensare di poter bere eccessivamente senza avere delle conseguenze dal punto di vista della salute.
Il vino naturale è sempre frizzante?
L’anidride carbonica è una reazione naturale del processo di fermentazione, e mentre i viticoltori convenzionali de-gassano i loro vini per togliere ogni frizzantezza, i produttori di vino naturale imbottigliano il vino così com’è. L’effervescenza se ne andrà da sola col tempo, ma si può anche scuotere il vino naturale per dissipare la presenza di gas.
Il vino naturale riduce i postumi dell’ubriacatura?
L’alcol è una sostanza disidratante, interferisce con i nostri ritmi di sonno e disturba il sistema gastrointestinale, tutte cose che possono causare una “sbornia”. Il vino naturale produce questi effetti in quantità minore? Potrebbe essere, ma è troppo presto per dirlo con sicurezza. È presente qualche ricerca preliminare sulla connessione tra solfiti e postumi, e probabilmente ne seguiranno altre in futuro, ma per ora si tratta di una ricerca che ha bisogno di tempo per portare risposte realistiche. A noi piace pensare però che tanto male non faccia…!