Dopo essersi aggiudicato l’anno scorso il titolo di Cantina dell’Anno “Winery of the year – Gran Vinitaly 2023”, la prestigiosa etnea Al-Cantàra di Randazzo si attesta a Vinitaly 2024 al secondo posto in Italia, come numero di vini premiati e per la precisione ben otto etichette. L’azienda del vigneron Pucci Giuffrida, di professione commercialista ma che ha fatto da vent’anni una nuotata nel Cosmo enoico preferendolo ai numeri, spartisce il podio con Casale del Giglio di provenienza laziale mentre nel gradino più alto c’è la Cantina Vedova di Valdobbiadene con 10 vini premiati. La canadese Magnotta Winery Corp risulta Cantina dell’Anno totalizzando il miglior punteggio che è la somma dei punteggi dei primi tre migliori vini che fanno capo ad almeno due categorie diverse, tra quelli scelti per entrare nella guida “5StarWines”.
La cantina di Giuffrida, sin dal nome, è un ponte tra antica cultura del vino, arte, letteratura e poesia che si dirama sì nel territorio del vulcano siciliano ma anche come sinonimo d’eccellenza nella platea vitivinicola che va oltre le barriere spazio – temporali, trasformandolo in uno stile di vita di marcata attrazione e stravaganza. Le sue etichette sono arte e giusto per portare un esempio il suo rosso “Don Candeloro” richiama la scrittura di Giovanni Verga. Il suo valore è apprezzato in kermesse autorevoli come il ProWein e anche a Parigi e insieme ai suoi vini avanza anche la determinazione del Consorzio di Tutela dei vini Etna Doc di fare crescere i suoi prodotti nel mondo.
“E’ una vittoria di tutta l’Etna, un vero brand internazionale – dichiara il patron Pucci -, che si sta sviluppando anche grazie ai tanti giovani che ogni giorno si impegnano a realizzare il proprio sogno in questo meraviglioso mestiere”. Il proprietario della tenuta randazzese mostra la sua esultanza e anche incredulità per aver conquistato otto referenze in classifica, ribadendo la chiosa irripetibile dell’anno scorso.
“Ringrazio l’enologo Salvo Rizzuto e tutta la squadra – prosegue Giuffrida -: dal fattore Giuseppe Puglisi al cantiniere Gianni Guidotto, fino a Gianluca Calì che guida il commerciale. Ma in primo luogo, voglio dedicare questo ennesimo incredibile riconoscimento alle mie figlie, Iria e Leda”.
I vini di Al-Cantàra sono stati selezionati su 2300 vini partecipanti, dopo tre giorni di degustazioni alla cieca al 5StarWines tra le migliori etichette, che hanno riscosso il premio nella cerimonia che si è svolta ieri, al terzo giorno di rassegna. Il panel dei degustatori, condotto dall’ambasciatrice dei vini italiani nel mondo Stevie Kim, ha visto in testa alle commissioni i Master of Wine Andrea Lonardi e Pedro Ballesteros, Daniele Cernilli, Robert Joseph e Bernard Burtschy.
La cernita di Vinitaly in collaborazione con Assoenologi ha due anime: da un lato l’evento, ossia il blind tasting, con una giuria internazionale di wine professional che giudica i vini nell’anonimato – coperti; dall’altro, la guida ufficiale 5StarWines – the Book, che raccoglie i vini partecipanti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90 su 100. Le prime tre etichette di Al-Cantàra in classifica sono state: Etna Doc Carricante Luci Luci 2021 con 93 pt, Etna Doc Bianco Occhi di Ciumi 2022 con 92 pt, Muddichi di Suli Nerello Mascalese Igp con 92 pt e ben altre 5 etichette sopra i 90 pt.