L’Antico Mercato di Ortigia è stato il teatro in cui esporre e creare relazioni e connessioni tra produttori, buyers, giornalisti di settore, wine lovers, generazioni diverse e linguaggi variopinti. Il sipario si è chiuso lo scorso lunedì 16 dicembre per Vinacria – Ortigia Wine Fest” che nasce dall’umiltà e dalla competenza di chi organizza. Il raccolto non è stato solo il vino e l’olio buono ma la possibilità di aver tracciato un circuito di aziende, tra titolari, enologi, direttori commerciali, agronomi, sommelier e brand ambassador, operativi anche per il 2025 , ad affiancare l’organizzazione che è pronta ad imbottire il proprio bagaglio culturale e scambiarlo con gli interessati: una sessantina di viticoltori con le loro etichette, 4 aziende dell’olio, 13 masterclass, 5 presentazioni di libri e riviste con dei consensi notevoli alla prima edizione a Siracusa.
Gli organizzatori: “Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa manifestazione, soprattutto ai produttori che ci hanno creduto sin dall’inizio, stiamo già lavorando alla seconda edizione”.
Una cascata attiva in cui far muovere punti di forza e criticità, ascolto e dialogo e zampilli e sorgenti di Nettare degli Dei. Così, la prima edizione di “Vinacria – Ortigia Wine Fest” ha salutato lo scorso lunedì ‘l’Antico Mercato di Ortigia come l’evento che celebra i vini (e gli oli) di Sicilia collegando tutti gli aspetti e le tematiche che concorrono, oggi, a rendere la Sicilia del vino una regione di grande prestigio.
La tre giorni pensata dall’Associazione Culturale Godot ha fatto registrare una buona affluenza di pubblico all’Antico Mercato della città siracusana, inquadrando la qualità: “Il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare le eccellenze enologiche del territorio, creando un ponte tra produttori, esperti del settore e appassionati per offrire uno spazio di confronto e scoperta – dichiara l’ideatrice dell’evento Giada Capriotti, insieme al socio Silvano Serenari, promotori della manifestazione – Vinacria non è stato solo un evento sul vino ma un viaggio nelle radici e nel futuro della cultura enogastronomica siciliana, Vinacria è un contenitore multiforme fatto di spessore ricco e qualitativo che vuole esaltare il bello, il buono e il giusto”.
59 le cantine provenienti da tutta l’isola ma anche 4 aziende dell’olio e 2 di spirits, 13 le masterclass guidate da degustatori di caratura nazionale, 5 presentazioni di libri e riviste: tra i presenti Manlio Giustiniani, Raffaele Mosca, Federico Latteri, Cinzia Benzi, i giovani produttori di Generazione Next, Federico Graziani con i suoi vini e la rivista “GEN ZED” e Remon Karam, “Il ragazzo venuto dalle onde”. Tutto è stato circondato, avvolto come il palato con un vino di pregiata morbidezza ed amplificato dalla volontà dei partecipanti di raccontarsi in uno spazio neutro con tutti i sapori, profumi e venti e temperature dell’Isola, con la percezione di un confronto libero, senza competizione ma solo verità di filosofia familiare, esperienziale e amicale, a volte anche di ribellione.
Tra gli appuntamenti più significativi la masterclass condotta dal Master of Wine Pietro Russo, “Vino e contemporaneità. Stili e tendenze: come si adatta la viticultura siciliana” e “Il ruolo del Sommelier: l’importanza della formazione sul campo e della comunicazione efficace” con Marco Reitano, head sommelier del ristorante “La Pergola” di Roma, 3 Stelle Michelin: “Siamo grati a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa manifestazione, specialmente ai produttori che ci hanno creduto sin dall’inizio e che sono arrivati da tutta l’isola – precisano gli organizzatori – Vinacria è stata e continuerà ad essere un vero e proprio viaggio attraverso degustazioni, incontri, laboratori e momenti culturali, alla scoperta di uno dei patrimoni enogastronomici più ricchi d’Italia”.
I produttori vitivinicoli hanno composto una piazza sinergica e costruttiva dove poter condividere le loro esperienze ai banchi d’assaggio sia con gli addetti ai lavori sia con i visitatori per tutta la durata dei tre giorni di rassegna. La divisione in aree vocate alla vigna e ai suoi frutti di lavorazione della Sicilia ha orientato verso le caratteristiche del terroir: Val di Noto, Val di Mazara, Val Demone ed Etna.
Cantine presenti: Val di Noto: Cantine Marilina, Feudo Maccari, Baroni di Pianogrillo, Angelo Di Grazia, Fausta Mansio, Barone Sergio, Rio Favara, Zisola, Losi Vigne Migranti, Rudinì, Cantine Pupillo, Salvatore Marino, Gurrieri, Feudi del Pisciotto, Casa Grazia e Palmeri.
Val di Mazara: Intorcia, Marco De Bartoli, Cristo di Campobello, Alessandro di Camporeale, Dei Principi di Spadafora, Martinico & Figli, Mandrarossa, Feudo Montoni, Pellegrino, Giuseppe Cipolla, Alessandro Viola, Agricola Fiore, Gaudioso, Bonsignore e Tenute Botticella.
Val Dèmone: Caravaglio, Le Casematte, Principi di Mola, Tenuta Enza la Fauci e Vigneti Verzera.
Etna: Tenute Nicosia, Tenute Palmento San Basilio, Serafica Terra di Olio e Vino, Cantine Russo, I Custodi delle Vigne dell’Etna, Federico Graziani, Palmento Costanzo, Pietradolce, Cottanera, Masseria Setteporte, SRC, Stanza Terrena, Azienda Agricola Frank Cornelissen, Cantine di Nessuno, Tenute di Fessina, Azienda di Rachele, Zumbo, Al-Cantàra, Le Due Tenute, Giò Emmanuele Etna Wines, Azienda Agricola Raciti, Tornatore e Vitanova Le aziende dell’olio: Viveretna, Tondo, Sciabacco e Di Mino. Le aziende partner: Volcano Gin, Distilleria Giovi e Ardeaseal