Come “Don Giovanni” di Mozart, lo chef da Due Stelle Michelin Ciccio Sultano seduce nella metropoli della cultura e dell’architettura barocca con il ristorante del lussureggiante Hotel “The Ritz – Carlton”
La Parigi dell’Est si può considerare un po’ casa dello chef siciliano doppiamente stellato che ha fatto del suo stile un’operazione Educata. Per tutto il mondo Ciccio Sultano ha reso Ragusa Ibla con il suo ristorante di grido “Duomo” la giostra raffinata dei sapori e dei profumi ma ha saputo fare altrettanto in una metropoli che è il sesto Comune in Europa per densità di popolazione e con un centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. A Vienna ferve un mantello culturale come ferve l’industria dal settore tessile a quello agroalimentare al meccanico di precisione come fervono i boschi e i parchi e l’architettura barocca e ferve con orgoglio siciliano “Pastamara” all’interno di un albergo lussureggiante “The Ritz Carlton”, dove chef Sultano è Partner Chef di una brigata di classe da ben otto anni. Il professionista brillante che ha ottenuto per primo Due stelle Michelin nella Trinacria sta concependo una nuova filiera del cibo, portando cultura siciliana, come un tempo immensi compositori e musicisti portarono cultura: parliamo di artisti del calibro di Vivaldi, Paganini, Brahms, Beethoven, Rossini, Salieri, Schubert e infine Mozart che ha anche vissuto nella capitale Mittleuropea. Un po’ come l’espressione massima di Mozart in uno dei suoi tre drammi giocosi ovvero il “Don Giovanni” lo chef Sultano “seduce” i palati dalla sua cucina di Vienna e anche a Ragusa Ibla (e non solo). In questo locale in continuità con la struttura ricettiva monumentale, si “respira” un aumento degli avventori del 10% ogni anno. Per questo suo percorso austriaco, Sultano ringrazia il General Manager de The Ritz – Carlton Vienna Ned Capeleris e il suo Staff e naturalmente il suo gruppo con in testa lo chef de cousine Francesco Milicia, il sous chef Luca Cirelli e il direttore di sala Davide Palmisano.
Lo specialista della “Tecnica Educata” ha congegnato “Pastamara” dal debutto come un bar che concilia tutti i suoi aspetti ritmati nell’arco della giornata, una piazza che accoglie con dei piatti inappuntabili come la “Pasta Taratatà” che strizzano l’occhio al Gourmet ma senza andare oltre di una virgola perché qui è la Sicilia che comanda nella sua semplicità e complessità insieme, priva dei preziosismi dell’Alta Cucina. Il ristorante de “The Ritz – Carlton” sa abbracciare dal cliente di passaggio con cliché turistici all’utenza del luogo che è comunque piuttosto varia e pretenziosa. Nelle specialità culinarie si inneggia alle tradizioni dell’Isola siciliana con i prodotti eccellenti dei fornitori austriaci. Un mix che divampa stravaganza e temperamento in contrapposizione che esplode.
Per quel che riguarda il suo rientro in Sicilia, chef Sultano annuncia per il prossimo 15 marzo l’avvento del nuovo menu per la stagione primaverile. Nel frattempo, il suo lancio promozionale prosegue con successo, relativo ad un menu degustazione del pranzo che sarà realizzato ad un prezzo fisso, se bloccato online per una comitiva di otto persone, sottolineando esclusivamente a pranzo fino al 30 giugno 2025.
Il suo “Cantieri Sultano” si è tramutato in una icona di filosofia nel ramo Mixology con il bartender e bar director Mattia Cilia, rientrando quest’anno nella Guida di Identità Golose “Pizza e Cocktail” II Edizione. Il servizio in questa sede si avvale della preparazione di Alfredo Izzia mentre per quello del ristorante c’è la guida di Riccardo Andreoli con il relativo personale di sala.
Ma il filo conduttore della Cucina Educata ha già colpito da un decennio nelle mete che tutti i manager vorrebbero aver accalappiato nella propria carriera in materia di marketing e di carisma nella ristorazione del mondo: Roma con il suo “Giano Ristorante” al W Rome e l’aeroporto di Palermo con “I banchi di Palermo” che è anche bar, bistrot e Enogastronomia, oltre naturalmente agli esercizi nella sua patria quali “I banchi di Ragusa Ibla” e la sua seconda dimora viennese “Pastamara” con Cucina.
Questa tipologia di cucina compie una digressione nella fedeltà di tradizione ma volendosi bene e rispettando sempre il canone della tradizione. Ed anche nella mixology chef Sultano, dando carta bianca al curatore del bar di Cantieri Cilia, propende in quella necessaria e salutistica biodiversità come lui afferma: *che non è acqua ma cocktail”.