Buonissime, coloratissime, di tutte le marche. Ma tutti conosciamo le origini delle uova di cioccolato di cui non possiamo fare a meno a Pasqua?
Tutti torniamo bambini con le uova di cioccolato, eppure, nonostante non passino mai di moda e restino attualissime, le loro origini sono antichissime. Scopriamo di più.
La storia dell’uovo di cioccolato
Regalare un uovo, non è una scelta casuale. L’uovo ha una grandissima forza, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi, l’uovo era all’origine di tutto, il fulcro dei quattro elementi naturali.
Anche per i Persiani l’uovo simboleggiava la nuova vita, ecco perché avevano l’abitudine di regalarselo con l’arrivo della primavera: stagione della rinascita.
Ma più precisamente, le origini dell’uovo di Pasqua risalgono al Medioevo, quando anche le persone comuni si regalavano uova di gallina precedentemente bollite avvolte tra foglie e fiori (per far sì che si colorassero naturalmente).
Il primo a far realizzare un uovo al cioccolato fu però Re Luigi XIV (più comunemente conosciuto come Re Sole) all’inizio del 1700. Più precisamente, egli fece realizzare un uovo di crema al cacao al suo chocolatier di corte.
Il regalo nelle uova di Pasqua, lo dobbiamo ai russi. Lo zar Alessandro III incaricò il suo orafo di corte di realizzare delle uova decorate a matrioska.
Il primo uovo era in platino smaltato bianco. Questo, a sua volta, ne conteneva uno più piccolo in oro al cui interno erano custoditi due doni: la corona imperiale e un pulcino dorato.
L’uovo di cioccolata oggi
Non può mancare, né per gli adulti, né per i bambini. Realizzato con cioccolato fondente, al latte, nocciolato, bianco e addirittura ruby. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
E non solo industriale delle più disparate marche! Diventa sempre più diffuso anche l’uovo di cioccolato artigianale, ancora più goloso!! Con le uova di cioccolato artigianali, si unisce l’arte dei mastri cioccolatieri – che impiegano il cioccolato più pregiato – a quella dei decoratori. Infatti, molto spesso, le uova di cioccolato artigianali (a differenza di quelle industriali lasciate spoglie) vengono decorati con glasse di zucchero colorate, proprio come si usa ancora fare con le uova sode (decorate con tempere e pennarelli).
In ogni caso, resta immancabile la sorpresa. Perché non importa l’età, c’è sempre tanto bisogno di stupirci. La gioia di sognare, di tanto in tanto, dovrebbe appartenere a tutti.
>>> Miglior Colomba di Pasqua italiana 2021: il premio della FIPGC
Perché si colorano le uova sode?
Molto diffusa è l’usanza di colorare le uova sode in attesa della Pasqua. Questo è un gioco che piace a tutti i bambini. Ma la leggenda dell’usanza pare avere origini cristiane.
In passato c’era l’usanza di intingere le uova nel colore rosso, associato alla passione di Cristo. Pare che, quando Maria Maddalena andò a dare l’annuncio della Resurrezione di Cristo ai discepoli, Pietro le disse che avrebbe creduto a quanto lei diceva solo se le uova di un paniere lì vicino fossero diventate rosse. E così fu.
Ancora oggi c’è l’usanza di colorare le uova sode con tempere e pennarelli di qualsiasi colore.