Tarme da farina commestibili UE, news
Il settore alimentare, com’è facile immaginare, rappresenta una risorsa chiave della comunità europea sotto il profilo economico, sociale e culturale. L’importanza che ricopre questo settore va ben oltre l’aspetto economico. Il cibo è cultura, elemento tangibile di tradizioni millenarie che vanno preservate. Ma il cibo è anche un elemento chiave della nostra salute.
La scelta dell’UE
Quest’ultimo punto è stato ultimamente oggetto di frequenti discussioni, in seguito alla possibile decisione dell’Europea di apporre etichette sopra alcuni cibi presenti sul mercato, e proprio come per le sigarette, sottolineare i possibili rischi per la propria salute che possono derivare dal consumo del prodotto, si va però in questo modo a voler mettere in dubbio la qualità del cibo europeo.
Questa decisione potrebbe andare a screditare ed infamare ingiustamente l’origine dei prodotti venduti in Europa, andando così a scoraggiare i possibili consumatori e mandando all’aria il lavoro di tanti imprenditori che nelle loro aziende si danno da fare per preparare e portare nelle nostre tavole cibi genuini e sani.
A scuotere ancor di più aziende e consumatori, è la decisone presa dall’unione Europea che riguarda l’introduzione di un nuovo alimento: è stato dato il via libera alla commercializzazione come alimento delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, meglio note come tarme della farina.
Il nostro cibo a base di insetti
La notizia è diventata ormai ufficiale, tra qualche mese si potrà fare colazione o merenda con un insetto. Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno autorizzato l commercializzazione a uso alimentare delle tarme della farina e queste ultime potranno essere utilizzate sotto forma di snack, farina o ingrediente da aggiungere nelle proprie ricette.
Si tratta del primo consenso da parte dell’Ue all’utilizzo di un insetto in campo alimentare. L’autorizzazione stabilisce però dei requisiti di etichettatura specifici che riguardano ad esempio l’allergenicità. Vi è infatti la possibilità di eventuali reazioni allergiche nei soggetti sensibili a crostacei o acari della polvere.
Prima di prendere una decisione così importante sono stati effettuati studi e ricerche. La FAO ritiene gli insetti un’alternativa alimentare interessante per uomo e animali, una fonte salutare di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali, nutriente e poco impattante sull’ambiente.
Le tarme della farina rappresentano inoltre un ottimo alimento per variare la dieta dei propri animali da allevamento, vengono infatti utilizzati come mangime per i polli, i pesci e i gamberi, offrendo loro un salutare spuntino.
L’introduzione di insetti nel settore alimentare potrebbe sconvolgere la tradizione del cibo in Europa
Le tarme della farina, oltre al loro contenuto proteico e nutriente possono assumere un sapore che delizia il palato, di fatti la larva una volta essiccata pare abbia un sapore simile alle arachidi.
La scelta di utilizzare insetti nei cibi ha suscitato grande stupore da parte dei possibili consumatori che per via della loro cultura, hanno l’idea che mangiare gli insetti sia un atto alquanto disgustoso e per nulla salutare. In base ad alcuni sondaggi la tarma della farina sembra infatti non godere di grossa popolarità, ma col tempo le cose possono cambiare.
Col tempo le persone potrebbero infatti abituarsi all’inserimento di tale pietanza nell’alimentazione quotidiana, e decidere di metterla in tavola intera o sotto forma di farina, ciò segnerebbe per l’Europa una notevole modifica nella tradizione del consumo del cibo.
Vi sono inoltre settori dove un mercato di nicchia potrebbe funzionare maggiormente, ad esempio nel settore degli alimenti proteici per gli atleti, o nelle paste addizionate con farine di insetti altamente nutrienti.
L’Unione Europea dovrà in seguito decidere se estendere anche ad altri insetti la proprietà di alimento a tutti gli effetti da immettere nel regime alimentare degli Europei.
Salvaguardare l’ambiente
Per quanto al momento gli insetti riescano a catturare una fetta di mercato molto ridotta, averli come risorsa potrebbe avere risvolti positivi per l’ambiente. Un gruppo di ricercatori ha scoperto che possa intercorrere la possibilità che i microorganismi possano dare una mano nello smaltire la plastica che viene prodotta e riversata sull’ambiente.
Sono state infatti analizzate le modalità che vengono applicate da questi piccoli insetti, che sono diffusi in tutto il mondo per mangiare e per ingerire la plastica. Le Tarme della farina quando si trovano ancora sotto forma larvale infatti, riescono a consumare varie forme di plastica. Gli scienziati hanno dunque scoperto che possono ingerire e metabolizzare anche plastiche tossiche tra cui polistiroli contenenti comuni additivi chimici.
Sorge a questo punto il dubbio che possa essere pericoloso dare da mangiare plastica tossica ad animali da allevamento come in questo caso i vermi, che vengono poi utilizzati per creare alimenti da portare in tavola. I componenti chimici che si trovano nelle plastiche sembrano non accumularsi nel corpo di questi insetti e non procurare alcun danno. Creare quindi allevamenti delle tarme della farina potrebbe rivelarsi un sistema più che utile per ripulire l’ambiente da sostanze tossiche e inquinanti.