Chi non ha mai fatto tappa in un piccolo ristorantino in centro per prendere qualcosa da mangiare strada facendo? Lo street food è un’arte culinaria che negli ultimi periodi si sta sviluppando sempre più, offrendo le alternative in fatto di cibo più disparate. È un’invenzione recente? È davvero una valida alternativa? Lo scoprirete in questo articolo.
La storia dello street food
Lo street food ha una lunga storia alle spalle e non è di certo un’invenzione vicina al nostro presente né a quella dei nostri nonni: risale a circa diecimila anni fa.
Si pensa che siano stati proprio gli Egizi a introdurre il cibo di strada, e tale usanza è stata poi ripresa dai Greci: entrambe le popolazioni proponevano come cibo da consumare in strada il pesce, molto spesso fritto; è con i Romani che si avranno poi più tipologie di cibo di strada.
Il cibo di strada antenato in Campania
Famosissimi ad Ercolano e Pompei sono i thermopolia, gli antenati dei baracchini, cucinotti che affacciavano direttamente su strada.
Il cibo di strada antenato a quello odierno era ambito e conosciutissimo tra le classi meno abbienti: le case in tempi antichi non presentavano tutti delle cucine, e quindi la maggior parte della popolazione che era costituita da famiglie povere si riversava in strada per mangiare, perché il cibo di strada aveva prezzi accessibilissimi.
La sua evoluzione
Ad oggi, quest’arte culinaria sta arrivando man mano a diventare sempre più raffinata, ma ancorata sempre bene alle tradizioni e le radici della propria regione; infatti la maggioranza dei cibi di strada proposti fanno sempre riferimento alle più grandi tradizioni culinarie del posto: per Napoli si trovano soprattutto le classiche fritturine napoletane, la famosissima pizza a portafoglio, il babà in bicchiere e così via.
Il cibo di strada è diventato quindi prerogativa di tutti e i tipi di cibo proposti in questo ambito sono i più vari: dal dolce al salato, dalle sfiziosità a pasti veri e propri, dal fritto a cibi più salutari.
Insomma, ce n’è per tutti i tipi e tutte le esigenze!
Street food: perché valido?
Lo street food sta conoscendo un’espansione fuori dal comune, man mano che gli anni passano: sono ormai milioni e milioni le persone che usufruiscono di questo modo veloce di consumare pasti. Ma è davvero così valido?
Per molteplici aspetti sì.
Un aspetto è sicuramente il fattore economico: mangiare cibo di strada è sicuramente più economico che mangiare ad una trattoria o ad un ristorante; è anche più veloce, sia il periodo di attesa, che la fila sia lunga o corta, sia la preparazione.
È ottima per i turisti per conoscere le specialità locali di un posto: come già detto prima la maggior parte dei localini che preparano cibo di strada, hanno da offrire nei loro menù prevalentemente prodotti tipici locali.
Lo street food ha anche dei difetti
Non è tutto però rose e fiori, lo street food ha anche le sue pecche, ma quali sono?
Non tutti offrono prodotti freschi e ben preparati, e questo può far male alla nostra salute, soprattutto quando si tratta di prodotti molto grassi e fritti: anche essendo un’alternativa semplice è bene quindi scegliere bene il posto in cui si desidera mangiare cibo di strada.
All’estero, specialmente nelle regioni orientali, viene fatto un uso spropositato di spezie sui cibi che si possono consumare per strada, sicuramente saporiti ma che possono risultare molto fastidiosi per lo stomaco e duri da digerire.
In America spesso si confonde lo street food con il junk food, termine utilizzato per far capire che spesso e volentieri il cibo proposto non è per nulla salutare per il nostro organismo, perché ricco di grassi cattivi.
Quindi, morale della favola, le accortezze che si usano per un buon ristorante, è bene averle anche quando si parla di cibo di strada!
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