Approdando sull’Etna, dove il richiamo verso le vigne e il patrimonio vitivinicolo è energia pura e sensazione di potenza, uno dei posti altamente polarizzanti è il “Cave Ox” a Solicchiata, fruibile da tredici anni, al confine tra la baita di montagna vintage con all’interno un ex palmento, un ristorante – pizza bar casereccio e allo stesso tempo ricercato nei prodotti e specialità di cui nutrirsi e che affondano nella cultura del vulcano, con la più ampia scelta di vini di tutto il circondario, oltre al comfort di una struttura ricettiva con annesso un parcheggio. Se in tutto questo ti offrono degli eventi altamente selettivi sotto l’aspetto della qualità dei cibi: dai pranzi con Le Donne del Vino alla cena con il Bue Selvatico proprio alla Festa della Donna, il dado è tratto e ci ritorni ci ritorni, senza stancarti mai, anzi stuzzicando l’allegria del mattacchione ed “esperto di aggregazione culinaria” Sandro Dibella.
Ed è proprio in serate di celebrazione che vuoi l’informalità: così si crea il contenitore di una scorribanda gastronomica al “Cave Ox” nel ventre dell’Etna Nord, intessuta dall’oste e portabandiera Dibella, lo chef di Osteria Rituale a Donnalucata Carmelo Chiaramonte e le carni selezionate di Micaela ed Ivan Costanzo. Il menù è un OTTO perenne che equivale all’8 marzo della Giornata internazionale della donna con otto pietanze carmelitane, fatte da otto tagli di Bue Selvatico dei pascoli della Masseria Costanzo della Valdemone. A curare l’annaffuatura è sempre il padrone di casa. Per l’organizzazione della serata, Dibella ha voluto accanto a sé persone e professionisti del ramo di qualità perché nella sua attività la percezione deve essere di un respiro genuino e di un tocco di abilità dove il livello di attenzione verso il cliente fa da padrone. “Cave Ox” si affaccia ai suoi avventori come una carezza della sera d’estate, senza troppi grilli per la testa del suo titolare ma con la determinazione di presentare in tavola dei succulenti piatti, senza fare mancare lo spirito di artigianalità delle ricette regionali e di istantaneità della pizzeria che arriva alla pancia con squisitezza.
Dibella è un magma di progetti che per primo ama sgranocchiare, degustare e bere infatti sostiene: “Io non smetterei mai di mangiare a tutte le ore per carpire e apprezzare il buon cibo”. È un profondo conoscitore sia di vini che di birre che di distillati e la sua cantina è un patrimonio di tutto punto, con etichettatura che può essere invidiata dai migliori ristoratori del mondo. Nella sua vetrina le più autorevoli bottiglie di produzione etnea campeggiano, insieme a referebze siciliane, di tutto lo Stivale ed una vasta platea di Champagne Francesi.
La struttura viene scelta sempre più spesso come punto di appoggio per un pernottamento accogliente e per fermarsi più giorni perlustrando i borghi vicini o di tutto il vulcano.
Dibella ha voluto estendere la sua tela sul fronte enologico aprendo nel 2017 la “Vineria Vitis” a Castiglione di Sicilia, che è una località meritevole” di una visita (in piazza Carmine 23), con il socio Salvatore Giardina che è il patron della “Masseria Case Rosse”. Anche questo locale è decisamente un simbolo dell’area nord dell’Etna per lasciarsi andare e staccare dalla routine quotidiana con tante argomentazioni a suo favore.