Russia attacca Ucraina: stamattina Putin ha sferrato l’attacco bombardando basi militari in Ucraina annientandone la difesa aerea e provocando centinaia di morti. Si parla anche di una invasione già cominciata anche della Bielorussia.
Le risposte dei mercati non si sono fatte attendere.
L’Ucraina infatti è uno dei maggiori produttori di grano, materia prima fondamentale per la preparazione di tanti prodotti di uso comune nella dieta mediterranea: pane, pasta, mais per la alimentazione degli animali, farine.
Già la settimana scorsa i prezzi sono aumentati del 5% solamente in previsione di una guerra, ma adesso, con l’attacco russo, siamo certi che andranno alle stelle.
Il crollo della disponibilità di grano sui mercati mondiali porterebbe come conseguenza anche carestie e le conseguenti tensioni sociali soprattutto in popolazioni povere che fanno del grano l’unica fonte di sostentamento.
Con la scomparsa di quasi tutti i campi di grano nel nostro paese per la crescente urbanizzazione ed industrializzazione, il nostro fabbisogno di grano per pane e biscotti in particolare dall’Ucraina è addirittura del 64%.
Sia in caso di sanzioni che di guerra prolungata, questa situazione porterà inevitabilmente gravi conseguenze economiche sul nostro paese perchè in ogni caso saremmo penalizzati.
Altri possibili fornitori di queste materie prime fondamentali nella nostra catena dell’industria agroalimentare sono il Canada e la Francia, nostri alleati, che però vendono a prezzi molto più cari rispetto all’Ucraina.
Vedremo cosa accadrà ma intanto già si vedono le prime ripercussioni sugli scaffali dei supermercati.
A questo punto ci vorrà un intervento del governo per calmierare i prezzi e controllare la distribuzione di pane e pasta, alimenti fondamentali nella nostra dieta.