Plastica e packaging alimentare, come si sta muovendo l’Europa nei confronti di questa tematica così onnipresente nelle vite di tutti i giorni, dal piccolo del nostro quotidiano, al “grande” del nostro pianeta? Dal mese di ottobre scattano nuove regole che accrescono la sicurezza e la sostenibilità dell’uso della plastica riciclata nel packaging alimentare. Approfondiamo.
Difronte al problema plastica, l’industria alimentare sta sempre più spingendosi verso l’uso di confezioni per alimenti alternativi alla plastica, come il pet o la carta, ma laddove ci sia ancora la scelta o la necessità, si opta sempre maggiormente per packaging che provengano da plastica riciclata. Il food packaging da plastica riciclata significa diminuire notevolmente i rifiuti di plastica che provengono dal settore alimentare, stimolando un’economia circolare. In questo contesto produttivo si inseriscono le nuove regole dell’Europa, in vigore dal mese di ottobre, regole che puntano alla sicurezza alimentare. Le nuove regole sostituiscono tutti quei criteri stabiliti dalle nazioni singole, dettando regole chiare per l’industria del riciclo. La sicurezza chimica e microbiologica della plastica riciclata che va venire a contatto con gli alimenti, compresi gli imballaggi alimentari è assolutamente necessaria per evitare ogni pericolo di salute. In parole semplici la plastica riciclata a contatto con gli alimenti non deve causare modifiche pericolose nella composizione del prodotto alimentare, o un deterioramento delle sue qualità organolettiche, o il rilascio di sostanze dannose.
Perché tanta attenzione sul packaging riciclato?
Semplice: la plastica riciclata deriva quasi tutta da “rifiuti domestici” e per questo è facile che sia contaminata; pertanto, ogni contaminazione deve essere eliminata totalmente per non finire nel nostro piatto e nel nostro corpo. Un dato fa subito capire al lettore l’importanza delle nuove leggi: la plastica da contatto con alimenti è pari a quasi il 50% del totale degli imballaggi in plastica.
Chi valuta la sicurezza alimentare?
È un ente chiamato EFSA, cioè Autorità europea per la sicurezza alimentare; è l’EFSA che disporrà di criteri comuni e inequivocabili per valutare se le tecnologie di riciclo e il food packaging fabbricato siano idonei. La recente normativa europea, concludendo, sarà uno strumento normativo utile alla sicurezza della salute, ma anche alla crescita dell’industria del riciclo di plastica. In uno slogan: recuperare di più per il pianeta.
Plastica e Italia
L’ultimo dato che vogliamo dare è sull’Italia e riguarda il riciclo generale della plastica, non solo quello finalizzato all’uso alimentare. Il nostro Paese, nel 2021, ha superato il milione di tonnellate di riciclo con un “risparmio” di materia vergine di 520mila tonnellate. Lo comunica il Rapporto di sostenibilità di Corepla, Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. La raccolta della plastica dei packaging raggiunge 1.475.747 tonnellate, + 3% rispetto al 2020, mentre il riciclo complessivo è di oltre 1.020.000 tonnellate.