Uno dei periodi dell’anno che preferisco è quello di Carnevale che, sin da quand’ero più piccola, significava partire e andare a trovare i miei zii che vivono a Vicenza. Immaginate la scorpacciata di frittelle di tutti i tipi che mi facevo!!
La ricetta originale delle frittelle veneziane risale al 1700. Allora era previsto l’uso dello strutto e del latte di capra.
Si chiamavano fritoleri gli artefici del gusto delle frittelle veneziane. Si posizionavano in strada all’interno di casette di legno nelle quali friggevano e vendevano frittelle calde a tutte le ore del giorno (immaginate che meraviglioso profumo danzasse tra le strade e i quartieri). L’impasto tradizionale era realizzato con uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli.
Successivamente fritto prevalentemente nello strutto.
Oggi le varianti sono molteplici e prevedono anche l’aggiunta di creme aromatizzate dalla immensa varietà di sapori (limone, cioccolato, pistacchio, cannella).
Vengono prodotte anche di varie dimensioni ma qualsiasi scegliate,
l’ingrediente che in ognuna non può mancare è lo zucchero a velo come guarnizione finale.
Vi consiglio di mangiarle sempre calde, appena prodotte. Non c’è paragone.
Frittelle vegane
Considerando la mia impossibilità di mangiare le frittelle veneziane tradizionali, da un po’ di tempo a questa parte, mi sono chiesta se fosse possibile reinventare e riproporre la ricetta in chiave vegetale.
Ovviamente, come molto spesso mi accade in cucina, si è aperto un mondo. Un mondo di tante alternative e valide sostituzioni per continuare a gustare le mie adorate frittelle (non me ne vogliano i pasticceri veneziani).
Facendo un recap della ricetta, posso affermare che produrre una versione vegetale è molto più facile del previsto.
In realtà, in molte ricette, ciò che risulta più complesso sostituire è la presenza delle uova. Questo non perché sia effettivamente difficile trovare prodotti alternativi, bensì perché è molto radicato in noi l’utilizzo di questo derivato animale per la produzione di molteplici tipologie di alimenti.
Perciò, niente paura, perché le alternative esistono e bisogna solo imparare a conoscerle.
A cosa servono le uova negli impasti?
La presenza delle uova negli impasti è duplice:
- Favorisce l’azione lievitante
- Lega gli ingredienti tra di loro
Sapendo le funzioni delle uova e le finalità di utilizzo nei nostri impasti, diventa molto più facile sopperire in commercio alimenti alternativi per realizzare ricette gustose e totalmente vegetali.
Vediamo come:
- Farina; ok
- Uvetta; ok
- Pinoli; ok
- Zucchero; ok
- Latte -> sostituiamo con latte vegetale
- Rum bianco o grappa ok
- Lievito di birra -> sostituiamo con la composizione chimica bicarbonato + aceto
- Sale fino; ok
- Olio di arachide; ok
- Zucchero a velo; ok
- Uova -> sostituiamo con yogurt di soia, amido di mais oppure prodotti appositi come la miscela “No Egg”
E se volessimo aggiungere creme aromatizzate per realizzare frittelle ripiene?
Anche la crema pasticcera è molto facile da realizzare. In questa preparazione, è proprio la presenza di uova che la fa da padrone.
Come realizzare una valida alternativa vegana?
Basterà avvalersi di latte vegetale e utilizzare un buon legante come amido di mais. Poi, per il resto, il procedimento resta pressoché invariato.
Insomma, come spesso mi piace ribadire, mangiare Veg si può e a dispetto dei luoghi comuni, la cucina vegetale prevede tutt’altro che rinunce!
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