In arrivo “Rock – The new sound of the beer”, il nuovo locale del birrificio artigianale Tarì che è situato a Modica in provincia di Ragusa e che raccoglierà, dal prossimo 10 maggio, nei suoi ambienti birra, cibo, eventi e musica. È così che la famiglia di Tarì, con Irene, Luca e Paola, dà il via a nuove esperienze, amplificando il legame al tema “prodotto artigianale” ed aprendo le porte del proprio stabilimento. Qui, si potrà consumare il meglio della creazione birraia nazionale e internazionale e sarà possibile visitare il birrificio durante la lavorazione, partecipare a degustazioni guidate, a corsi di avvicinamento alla birra o di pairing birra-cibo. In occasione dell’inaugurazione, i titolari presenti sul mercato dal 2010 presenteranno la nuova stout dall’anima nera “Rock Beer”, appositamente fabbricata da Tarì.
A rappresentarli è la loro moneta tarì, di origini arabe che circolava nel Regno delle due Sicilie nell’Ottocento, sostituita prima dalla lira e poi dall’euro. La squadra Tarì è pronta a mostrarvi il lato innovativo e sempre più lucente di questo conio. L’impianto modicano ha già vinto il premio di “Birrificio dell’Anno” nella esclusiva “Guida Bibenda” 2016 della Fondazione Italiana Sommelier rivolta ai miglior vini, alle migliori grappe, ai migliori oli, alle migliori birre e ai migliori ristoranti d’Italia e dallo stesso organo collegiale di esperti ha ottenuto anche i “Cinque boccali” (punteggio massimo per la qualità) per la birra “Tarì”, esportata da tempo fuori dall’Isola. Un’altra considerevole etichetta “Trisca” è stata amata anche da UnionBirrai e la sua celebre manifestazione, conquistando il riconoscimento di “Miglior Birra dell’anno 2015”.
“Rock” come la golosissima proposta gastronomica chicken&beer. Il cibo croccante ed estroso avrà come protagonista basilare il pollo: un po’ american style, tra burger, pollo fritto e chicken fingers, un po’ tex-mex in un tripudio di nachos, tacos e tortillas artigianali e con divagazioni sicule, accanto a piatti veg e gluten free per soddisfare ogni palato. Rock come la reunion di birrifici artigianali che periodicamente “suoneranno” insieme, sia alla spina che in bottiglia per la gioia di tutti gli appassionati. Rock come l’atmosfera esaltata dalle lamiere ondulate, dalle ampie vetrate e dal lungo bancone in cemento perfettamente incastonati nel contesto della zona artigianale di Modica, dove il birrificio Tarì ha sede. Rock come la sua tinta arancione-nero che si riflette sull’acciaio dei tavoli.
Il tutto seduti al banco o all’esterno sotto le tende, con una bella birra fresca spillata a regola d’arte, ascoltando buona musica e godendo dell’atmosfera confortevole delle birrerie di un tempo, che acquista attualità con il design di interni dell’architetto André Thomas Balla.
“In questi 15 anni – racconta Luca Modica, proprietario e mastro birraio del birrificio – birra Tarì ha promosso la cultura birraria, ha fatto conoscere le proprie birre in Sicilia, in Italia e all’estero. Adesso, una missione nuova che vi porta a casa nostra, dentro il cuore produttivo di birra Tarì, un progetto che crea in noi entusiasmo, euforia e un pizzico di fibrillazione. Ed è un progetto che possiamo definire con un unico aggettivo: ROCK!”
Il costante lavoro, praticato per essere “eloquenti” senza discutere e perfezionarsi nella produzione, sta sicuramente premiando i soci del birrificio che credono nell’incremento qualitativo della birra artigianale in Italia. Le birre di Tarì sono fortemente riconoscibili perché utilizzano strepitosi ingredienti, adeguate fermentazioni e una infinita risolutezza nel diversificarsi dagli altri colleghi. Di grande interesse le accoppiate vincenti con le aziende del comprensorio che entrano nell’aromatizzazione dei prodotti quali la “Bonajuto” alle fave di cacao e con un attaccamento alla famosa tavoletta di Modica “Bonajuto” (sentori di cacao e del caffè per la torrefazione dei malti torrefatti); e, ancora, la “Tarì Moak” che mette sul piedistallo la migliore arabica etiope in commercio con la Moak e che è stata una edizione di importante festeggiamento per i cinquanta anni dell’impresa: e si prosegue con la Italian Grape Ale “Oncia” che offre spazio al Moscato di Noto dei vitigni di Feudo Ramaddini.