Il 4 marzo 2021 si è tenuta a Ercolano (NA) la finale della gara nazionale “Miglior colomba italiana” indetta da FIPGC (Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria e Cioccolateria).
Il Friuli Venezia Giulia e il Lazio sul podio.
Il premio per la miglior colomba italiana classica 2021 è stato vinto da Renato Talotti (Friuli Venezia Giulia); mentre per la miglior colomba italiana innovativa 2021 vince Salvatore Albanesi (Lazio).
Renato Talotti di premi già ne aveva ricevuti. Infatti, nel novembre del 2020 aveva conquistato la medaglia d’oro ai campionati mondiali di panettone. Per Pasqua arriva un nuovo riconoscimento, meritatissimo.
Salvatore Albanesi festeggia con il suo compagno di avventura, il fratello Fabio. A lui dice di dovere molto. La sua è una famiglia di panettieri, ed è proprio osservando chi prima di lui era all’opera con la panetteria di famiglia, che ha imparato a “parlare la lingua del grano”. Albanesi afferma che l’unico segreto del mestiere è la pazienza, senza la quale, in questo settore non si può fare assolutamente nulla.
I canoni di selezione:
- Il tipo di ingredienti impiegati;
- Il taglio;
- Il profumo;
- L’alveolatura del prodotto.
Per la categoria “migliore colomba italiana innovativa 2021” è stato possibile presentare anche versioni con cioccolato o canditi che, seppur rappresentino nell’immaginario comune delle versioni classiche, sono pur sempre delle innovazioni rispetto alla classica ricetta della colomba tradizionale.
I concorrenti hanno gareggiato presentando 2 colombe uguali tra loro, ognuna dal peso massimo di 1kg.
La finale live streaming
Causa Covid, i partecipanti hanno dovuto assistere alla diretta della premiazione restando al sicuro nelle proprie case (o nelle proprie pasticcerie). La location, Villa Campolieto a Ercolano (NA), ha fatto ugualmente da splendida cornice all’evento digitale.
Storia e origini della colomba di Pasqua
La potenza simbolica della colomba di Pasqua è difficilmente replicabile. Soprattutto dovuta al connubio tra la semplicità dell’impasto e la sua forma (che ricorda appunto la colomba, simbolo di pace).
Le storie e le leggende che avvolgono la creazione della colomba pasquale sono veramente numerose. La più diffusa e conosciuta, è quella data anche per “ufficiale”, cioè quella risalente agli anni ’30 grazie alla famiglia Motta e al pubblicitario Dino Villani. Quest’ultimo fu il direttore della pubblicità dei prodotti Motta dal 1934 al 1939. L’idea di creare un prodotto stagionale per incrementare il business Motta, fu proprio sua.
Così, gli venne in mente di utilizzare lo stesso impasto del panettone rielaborandolo per un periodo dell’anno completamente differente. L’obiettivo era quello di mantenere attivi gli stabilimenti di produzione di Viale Corsica (a Milano) nel periodo successivo alle feste Natalizie. In questo modo, gli impiegati della ditta Motta, avrebbero avuto modo di lavorare per molto più tempo.
Il nobile intento di Villani, nel tempo è stato ampiamente ricompensato. Ad oggi, la colomba pasquale, è diventata un vero e proprio simbolo. Immancabile sulla tavola di ogni famiglia italiana.
Come si prepara la Colomba di Pasqua?
Nonostante il gusto semplice e delicato, la preparazione della colomba pasquale è piuttosto complessa. Essa, infatti, prevede ben 3 lievitazioni:
- Nel primo impasto farina, acqua, latte e lievito (da far lievitare almeno 2 ore);
- Nel secondo impasto (che va aggiunto al primo allo scadere del tempo di lievitazione) si aggiunge farina, zucchero e burro (da far lievitare almeno 1 ora e mezza);
- Infine, al terzo impasto, va aggiunta farina, burro, uvetta, uova, zucchero, sale, vaniglia e arance candite (da aggiungere sempre ai precedenti due a fine lievitazione. Il tutto va poi lasciato lievitare per almeno 16 ore).
Concluso questo minuzioso procedimento, l’impasto potrà essere posizionato nella sua forma di cartone. In superficie andrà aggiunta la glassa fatta con farina, amido di mais, albume, zucchero di canna e mandorle (intere e in granella). Infine, potrà essere cotta in forno.