La frittura è uno dei metodi più utilizzati, soprattutto nelle cucine del sud Italia. Si può friggere di tutto, dal dolce al salato. Si sa, tutto ciò che si frigge diventa più buono.
Un vecchio detto recita “impanata e fritta, anche la suola di una scarpa diventa squisita” (o qualcosa del genere. Insomma, sicuramente avete afferrato il concetto).
Nonostante ciò, soprattutto negli ultimi tempi, sta diventando molto importante il benessere personale e la cura della propria salute anche attraverso la sana alimentazione. Proprio per tale ragione, sono sempre di più le persone che preferiscono anche escludere totalmente gli alimenti fritti dal proprio regime alimentare.
Esistono, però, anche metodi di frittura healthy. Scopriamo insieme tutti i segreti per friggere correttamente gli alimenti.
Tempi di cottura
Il tempo di cottura perfetto, ahimè, non esiste. Tutto dipende dall’alimento che si intende friggere. Ognuno ha proprietà differenti che richiedono trattamenti differenti. Quello che è importante sapere, è che quando l’alimento viene fritto, il vapore presente al suo interno evapora: più è alta la temperatura dell’olio, più il flusso di vapore aumenterà. In questi casi ci troviamo davanti a pastelle particolarmente “impregnate” d’olio.
In generale, la differenza maggiore nel tempo di cottura va individuata soprattutto in base all’alimento se è stato precedentemente cotto o viene cotto a crudo nell’olio.
Nel primo caso, in cui i tempi saranno inferiori, è possibile elevare la temperatura dell’olio fino a 190°. Nel secondo caso, invece, che la cottura richiederà più tempo, è consigliato non superare i 170°.
Importantissimo, in ogni caso, che la temperatura non salga mai oltre i 190°!
Come sostituire l’olio per friggere gli alimenti
Paradossale ma vero, friggere gli alimenti senza olio è realtà! È il glucosio in polvere l’ingrediente magico capace di abbassare l’apporto di grassi presente negli alimenti fritti.
Questa “polverina magica” fonde tra i 160° e 190° e può essere utilizzata per friggere al posto dell’olio gli alimenti. Non lasciatevi spaventare dal fatto che si tratta di un ingrediente fatto di zucchero, per la patina caramellata che potrebbe formarsi durante la cottura c’è un rimedio efficace: avvolgete l’alimento in due foglie di porro per preservarne il gusto ed evitare che diventi dolciastro.
Per friggere gli alimenti dolci, invece, siete a cavallo!
L’altro metodo per friggere senza olio consiste nella cottura mediante friggitrice ad aria di cui potrete leggere tutti gli approfondimenti nell’articolo di Anniria Punzo che trovate nel link.
Pastella o impanatura?
Prima di essere fritti, praticamente tutti gli alimenti vengono passati in una pastella o impanatura apposita. Ma quali sono le differenze?
La pastella garantisce una crosta dorata e croccante capace di trattenere l’umidità all’interno dell’alimento (necessaria per una cottura ottimale).
L’impanatura è un rivestimento di pangrattato anch’essa capace di rendere gli alimenti croccanti mediante la cottura.
L’uso viennese prevede che il cibo venga passato prima nella farina affinché l’impanatura si gonfi e si stacchi dall’alimento garantendo un gioco di consistenze al palato.
Insomma, la riuscita di una frittura perfetta dipende dall’olio impiegato ( o da ciò che lo andrà a sostituire) ma non solo. Importante sarà anche l’impanatura o la pastella realizzata prima della cottura.
Ma non solo…
Altro aspetto importante è anche la pentola! Importante è friggere gli alimenti completamente immersi, perciò, vanno predilette le pentole alte e spaziose. Si consiglia di evitare le padelle che “obbligano” a girare ripetutamente gli alimenti per ottenere un risultato ottimale su entrambe le superfici dell’alimento.