Il lavoro estivo in Italia fa subito pensare a hotel, ristoranti, bar e strutture balneari. L’estate, in effetti, è un periodo molto importante per l’economia italiana: le vacanze portano turisti da tutto il mondo che generano una domanda significativa di servizi. Tra questi, la ristorazione occupa sempre un posto di primo piano. Le strutture ricettive sono costantemente alla ricerca di personale qualificato da impiegare in cucina e nella sala, per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Ecco perché le aziende sono sempre più interessate a reclutare professionisti della ristorazione. Il settore della ristorazione in Italia offre molte opportunità di lavoro, sia a livello manageriale che operativo.
Il lavoro estivo secondo i dati
A dare un contributo all’analisi del mondo lavorativo in estate nella nostra penisola è la piattaforma InfoJobs. Rispetto allo scorso anno, la piattaforma ha registrato una crescita di annunci di lavoro in generale (+26% di offerte da parte delle aziende) ma il lavoro stagionale estivo nel settore “Ristorazione” ha raccolto la maggior parte degli annunci (oltre 4.000). In crescita anche Viaggi e Hotellerie.
Lavoro stagionale e professioni più richieste
Le professioni più richieste in Turismo e Ristorazione per la stagione estiva 2022 sono legate alla cucina: al primo posto la professione di Cameriere, al 2° Assistente alla Cucina e al 3° Cuoco. Altri ruoli sono sempre legati al mondo food e beverage, così abbiamo il Barman al 5° posto e Chef de rang al 7°. Immancabile, infine la posizione di pizzaiolo (che però non rientra nella top ten, sebbene molto presente negli annunci).
Ricapitolando ecco i 10 lavori più richiesti
- Cameriere
- Assistente di cucina
- Cuoco
- Addetto al catering aereo
- Barman
- Addetto alla pulizia delle camere
- Chef de rang
- Animatore turistico
- Direttore di struttura di ricezione
- Addetto alla reception
(dati su annunci pubblicati da aprile a metà giugno 2022)
Poiché l’estate in Italia rappresenta un momento di grande importanza per l’economia e per l’occupazione, gli operatori del settore sono chiamati a fornire un servizio sempre più qualificato e attento alle esigenze della clientela sia italiana che straniera. Questo significa assumere personale non improvvisato, o comunque da formare. Ma significa anche innovare, investire, migliorare la propria cucina, il servizio, le attrezzature e la location.
A tal proposito, un aiuto importante al settore, con una ricaduta che si prevede positiva anche nel mondo dell’occupazione, è il “Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”.
Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano
Firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, il decreto attuativo definisce i criteri per la concessione del fondo. La dotazione finanziaria totale è pari a 56 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per il 2022 e 31 milioni euro per il 2023. È prevista l’erogazione di agevolazioni per un massimo di 30.000 euro per singola impresa, per l’acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali durevoli innovativi.
I beneficiari sono le imprese di ristorazione con somministrazione, le pasticcerie e le gelaterie iscritte da almeno 10 anni al registro delle imprese o in alternativa quelle che, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del decreto, hanno acquistato prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), SQNZ (Sistema di qualità nazionale zootecnica) e prodotti biologici. Per la ristorazione la quota stabilita è fissata al 25 % degli acquisti totali, per la pasticceria e la gelateria al 5%.
Ristorazione: clima di fiducia e lavoro futuro
Un’ultimissima informazione sul mondo del lavoro nella ristorazione la possiamo leggere nelle note Fipe che periodicamente effettua delle indagini sul sentimento diffuso fra gli operatori del settore : il clima di fiducia del mondo ristorativo è in “leggera” crescita, dopo tre trimestri. Gli intervistati hanno giudizi positivi e positive aspettative di breve termine e di lungo termine, sui flussi di clientela, mole di lavoro, performance economica e anche, in minor parte, per il livello occupazionale.