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Panzerotto fritto: storia e curiosità

panzerotti
Di cosa parla questo articolo

Quando si parla di cibi italiani sfiziosi, non si può certo escludere il panzerotto fritto. Amato in Italia e all’estero, questa pietanza è una vera gioia per tutti i palati, anche grazie alla possibilità di farcirlo a piacere. Andiamo allora a scoprire le origini di questo alimento e delle curiosità al riguardo.

Si preparano con un impasto simile a quello della pizza o della focaccia e vengono farciti con pomodoro e mozzarella, chiusi a forma di mezza luna e poi fritti fino alla doratura. Una delizia per il palato, alla quale è difficile resistere… uno di quei cibi per cui vale il detto “uno tira l’altro”.

Risalgono alla tradizione contadina della Puglia, in particolare a Bari, e sono un esempio di come si possa preparare un piatto saporito con pochi e semplici ingredienti. Spesso si confondono panzerotti e calzoni, ma in realtà c’è una differenza sostanziale tra i due: i panzerotti sono fritti (quindi molto saporiti, anche se più pesanti e meno salutari), mentre i calzoni sono cotti al forno (dunque più leggeri).

I panzerotti possono essere serviti sia come antipasto (si suggerisce un formato più piccolo) che come spuntino sostanzioso. La ricetta con pomodoro e mozzarella è classica, e si può aggiungere un pizzico di origano per un po’ di aroma o del prosciutto per un sapore più ricco. Un cibo davvero sfizioso e conosciuto, ma non sono molte le persone che conoscono la storia di questa pietanza. A questo proposito, andiamo a scoprire le origini del panzerotto.

La storia del panzerotto

Il panzerotto è uno degli orgogli della cultura culinaria pugliese, che è stato nel tempo rivisto in davvero molte varianti, ma resta amato in maniera sostanzialmente maggiore quando è nella sua forma originaria. La tradizione dice che il panzerotto nasce a Bari nel sedicesimo secolo. Da poco tempo gli esploratori di ritorno dall’America del sud avevano portato sulle nostre tavole il pomodoro, ed una massaia ebbe la fantastica idea di unirlo con la mozzarella.

La massaia dunque prese i due ingredienti e lì uni all’interno della pasta utilizzata per fare il pane, per poi immergere tutto quanto nell’olio. In maniera analoga a molte prelibatezze, il panzerotto nasce come pasto dei poveri, semplice e veloce da realizzare, e povero di ingredienti. Tutto questo però non gli impedisce di avere un sapore strepitoso che viene apprezzato dalle persone dei paesi limitrofi, e presto questa pietanza si sparge per tutta Italia.

Le varianti del panzerotto 

Il panzerotto tradizionale richiede la mozzarella, il pomodoro, il formaggio ed il pepe in un mix effettuato al termine della sgocciolatura. Dal canto suo, la pasta vuole la farina, acqua tiepida, lievito, sale e, naturalmente, la lievitazione. Il panzerotto però è una pietanza che ha viaggiato per tutta Italia e durante questi viaggi ha naturalmente subito notevoli variazioni di farcitura.

A  Bari, ad esempio, la farcitura viene spesso modificata includendo dei prodotti tipici del luogo, come la cima di rapa. In Campania i panzerotti si trovano farciti con pomodoro e mozzarella, e con i cosiddetti “friarielli” in aggiunta. Spostandosi nel Lazio, invece, il panzerotto viene riempito con prosciutto tagliato a cubetti.

Il panzerotto è stato anche rivisto in versione dolce, con all’interno la Nutella o qualche altro tipo di crema. Insomma, sia tratta di una pietanza sempre buona e sfiziosa, poco importa il ripieno: l’importante è mangiarli, una volta ogni tanto almeno.

Quale è la dimensione giusta del panzerotto?

Un argomento che viene spesso discusso è la grandezza corretta del panzerotto. Gli esperti di gastronomia sarebbero d’accordo sulla regola che il panzerotto deve avere una lunghezza pari a quella di una mano. Tuttavia, ognuno decide di personalizzare il piatto in base ai propri gusti, ed alle proprie esigenze.

Per esempio, alcune persone optano per dei panzerotti “mignon”, ovvero molto piccoli, adatti come antipasto o spuntino durante le feste. Altre persone invece vogliono cucinare panzerotti “oversize” della grandezza più o meno di una pizza, in modo che uno solo sia abbastanza per sfamare una persona.

La tradizione pugliese dei panzerotti

La tradizione pugliese però sembra dare ragione agli esperti di gastronomia, dal momento che il panzerotto fritto tradizionale è stato pensato per essere uno street food, e quindi per essere mangiato per strada. Questo suggerisce un panzerotto dalle dimensioni medie (più o meno quelle di una mano), in grado quindi di saziare l’appetito pur restando comodo da mangiare mentre si cammina.

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