In un mondo in continua evoluzione culinaria, anche le tradizioni più radicate possono riservare sorprese inaspettate. È il caso della nuova creazione di Gino Sorbillo, il rinomato pizzaiuolo napoletano di Via dei Tribunali, il cui nome è sinonimo di eccellenza nell’arte della pizza napoletana, con locali a Napoli, Milano e New York. La sua ultima innovazione? Una pizza all’ananas che sta facendo discutere gli appassionati del settore.
La pizza, proposta a soli sette euro nella storica pizzeria di Via dei Tribunali, è una variazione sulla classica Margherita: una pizza bianca arricchita con fior di latte di Agerola e ananas. La scelta degli ingredienti non è casuale: il fior di latte di Agerola, con la sua ricchezza e cremosità, si propone come il perfetto contrappeso all’acidità frizzante dell’ananas, creando un equilibrio di sapori che, pur essendo inusuale per la tradizione napoletana, racchiude in sé una sperimentazione audace e rispettosa delle materie prime.
Critici e puristi potrebbero alzare un sopracciglio di fronte a questa scelta, ma è importante ricordare l’importanza della sperimentazione in cucina, soprattutto da parte di chi, come Sorbillo, ha dimostrato di conoscere profondamente l’arte della pizza. Non c’è dubbio che una simile novità sia stata ponderata e sperimentata con cura prima di essere presentata al pubblico.
Personalmente, ricordo di aver provato una pizza all’ananas a San Francisco, in una nota pizzeria del quartiere di Sausalito, e l’esperienza non fu affatto deludente. L’abbinamento tra il dolce fruttato dell’ananas e il sapore deciso del formaggio creava un’armonia sorprendente, un ponte tra tradizione e innovazione.
Recentemente come negli ultimi tre anni sono stato giudice ai campionati mondiali di pizza ed il vincitore 2023 Stefano de Martino, un bravissimo pizzaiolo di Pompei ha vinto con una pizza, che casualmente dopo ho scoperto di aver giudicato, con una crema di castagne bollite in foglie di alloro. Buonissima.
In conclusione, nonostante l’iniziale sorpresa, la pizza all’ananas di Gino Sorbillo sembra essere una mossa brillante, non solo dal punto di vista gastronomico ma anche come strategia di marketing. Questa novità, infatti, non mancherà di attirare curiosità e dibattito, elementi essenziali per mantenere viva l’attenzione su una delle pietre miliari della cucina italiana. Ovviamente, non vedo l’ora di passare da Gino per assaggiare questa nuova interpretazione della pizza napoletana.