Lampascioni: lo so, a molti questo nome suonerà sconosciuto. Cerchiamo quindi con ordine di spiegare cos’è e come poter utilizzare il Lampascione per deliziare la nostra tavola con il suo sapore amarognolo.
Si tratta di un bulbo che appartiene alla famiglia delle Liliaceae, a cui appartengono anche l’aglio e la cipolla. A sottolinearne la cuginanza, abbiamo la forma. Proprio perché i lampascioni sono simili a delle cipolline.
L’origine di questo bulbo è possibile individuarlo al sud dell’Italia – più precisamente in Puglia – questo perché predilige un clima particolarmente caldo.
La raccolta dei lampascioni
I semi si piantano in autunno a 12 – 20 cm da terra e si raccolgono dopo 4 o 5 anni a giugno. Dopo la raccolta, sono fatti riposare per qualche giorno all’aria aperta per dare modo ai lampascioni di perdere l’umidità e asciugarsi.
I benefici per la salute
Le proprietà dei lampascioni si possono individuare nell’apparato:
- Digerente: grazie al potere lassativo ed emolliente
- Cardiovascolare: per ridurre la pressione sanguigna e tenere sotto controllo i livelli del colesterolo
- Organismo in generale: applicano un potente effetto antinfiammatorio
Le proprietà nutrizionali dei lampascioni
100 grammi di lampascioni (parte edibile) apportano 40 Calorie e:
- amido
- zuccheri disponibili (saccarosio, fruttosio, glucosio e arabinosio)
- potassio
- fosforo
- calcio
- ferro
- manganese
- rame
- magnesio
Uso in cucina dei lampascioni
Crescendo sul terreno, per poterli utilizzare, bisogna per prima cosa pulirli accuratamente. Va eliminato con un coltello la base con le radici e poi si sbucciarli per togliere gli strati esterni più duri e secchi.
A questo punto si lavano per bene sotto l’acqua per eliminare i residui di terra.
Per cuocerli si procede tramite bollitura, immergendoli in acqua bollente per 10- 15 minuti. Una volta bolliti, infatti, possono essere semplicemente conditi con olio e sale, anche con aceto o limone e con l’aggiunta di foglioline di menta fresca, oppure li si può soffriggere e ulteriormente insaporire con spezie ed erbette aromatiche a piacere.
Piccolo consiglio per attenuare il sapore amarognolo dei lampascioni: dopo averli sbucciati, lasciateli per una notte a bagno in acqua fredda. Il gusto amarognolo sarà decisamente più lieve.
Mi raccomando, evitate di avventurarvi nella ricerca di lampascioni selvatici. Essi hanno una spiccata somiglianza con i bulbi di una pianta velenosa, il colchitum autunnale, che potrebbero trarvi in inganno e – dunque – farvi male.