Il 12 aprile ha rappresentato un’occasione straordinaria per gli appassionati di libri gastronomia e delle serie televisive poliziesche stile Commissario Montalbano, grazie ottavo appuntamento di Book Wine and food a Castelvenere curato da Marco Ilardi, direttore di “Cinque Gusti Food Magazine” e direttore artistico della rassegna letteraria.
La serata, con un grande successo di pubblico, ha visto protagonista Gabriella Genisi, acclamata autrice barese della saga di Lolita Lobosco, che ha presentato il suo decimo lavoro, “Lo scammaro avvelenato: e altre ricette”, attirando un’ampia partecipazione.
Gabriella Genisi, con il suo inconfondibile stile narrativo, ha trasportato il pubblico nel cuore pulsante della Puglia, intrecciando sapientemente i fili della narrativa gialla con quelli della tradizione culinaria locale. Il suo approccio unico nell’abbinare le vicende del commissario più amato della televisione italiana, interpretato magistralmente da Luisa Ranieri nella serie RAI, con i sapori autentici della sua terra, ha offerto spunti di riflessione non solo sulla trama dei suoi libri ma anche sul significato più profondo di cibo e vino come elementi narrativi.
Alla fine dei suoi libri c’è sempre infatti un supplemento di ricette di cucina che nel libro Lo scammaro avvelenato è ancora più ricco delle versioni precedenti.
Durante l’evento, Marco Ilardi ha enfatizzato come “Book, Wine & Food” sia diventato un punto di incontro imprescindibile per chi desidera esplorare le connessioni tra diverse forme di arte e cultura. Il dibattito con l’autrice si è focalizzato sull’importanza di questi abbinamenti culturali, dove ogni libro diventa una porta aperta su nuovi mondi sensoriali e ogni piatto racconta una storia che va oltre il gusto.
L’intervento di Gabriella Genisi in cui ha raccontato tra le altre cose la sua emozione e stupore quando è stata contattata da Luca Zingaretti, è stato arricchito a fine presentazione da una degustazione di piatti degli chef Ubaldo Pucillo e Donato Sangermano , accuratamente selezionati per riflettere i temi e le ambientazioni dei suoi romanzi.
In particolare lo chef Pucillo ha presentato una sua versione rivisitata del famoso scammaro del libro molto apprezzato dalla stessa Genisi.
La frittata senza uova, conosciuta come “scammaro” o “scammariello” nella tradizione culinaria napoletana, è un piatto che ha conquistato il cuore di molti, tra cui il celebre drammaturgo Eduardo De Filippo. Questo piatto è una vera e propria frittata, ma senza l’uso delle uova, un ingrediente tipicamente essenziale nelle frittate tradizionali.
Il termine “scammaro” come ha spiegato la stessa autrice deriva dal termine “scammarare”, che è un termine legato ai giorni di scammaro nei conventi durante il periodo di Quaresima quando era necessario preparare una frittata di maccheroni più magra del solito.
Tra i suoi piatti più apprezzati i vesuviotti del Pastificio Massa di Gragnano con salsiccia rossa di Castelpoto funghi porcini di Pietraroja e fonduta di pecorino del Taburno.
Altro piatto forte della serata è stato il pane al vino di Camaiola dell’azienda agricola Ca’Stelle una invenzione dello chef lucano Donato Sangermano che già nelle scorse serate aveva incantato gli ospiti col suo pane al peperone crusco.
I vini, scelti per esaltare sia i sapori che le sfumature dei racconti, hanno creato un dialogo gastronomico che ha elevato l’esperienza culinaria a una vera e propria esplorazione letteraria.
Questa ottava serata della rassegna ha consolidato “Book, Wine & Food” come un evento di spicco nel panorama culturale, offrendo una serata di alto profilo che ha saputo unire letteratura, gastronomia e enologia in un’unica, indimenticabile esperienza di apprendimento e di piacere.