L’Isola di Salina si avvia verso l’istituzione dell’Area Marina Protetta, grazie alla sigla apposta lo scorso sabato 23 marzo su un Manifesto d’intenti tra Federalberghi Isole Eolie e gli investitori del territorio. Contemporaneamente, l’isola più verde dell’Arcipelago messinese si prepara ad ospitare venerdì 5 e sabato 6 aprile nella sala comunale del Municipio di Santa Marina Salina l’evento “Geo-narrazioni del paesaggio eoliano: Salina tra natura e cultura”. L’iniziativa viene suggellata dalla Notte internazionale della Geografia o “GeoNight” per valorizzare i sentieri, la biodiversità, le coste e le attività produttive descrivendo il paesaggio con le sue radici e leggende e pensando “all’imperdibile opportunità di tutela ambientale insieme al progresso sociale ed economico” (legata alla conversione di zona). Mentre “GeoNight” prevede, come due momenti importanti, una tavola rotonda che circoscrive l’Università e gli stakeholders Salinoti per una riflessione scientifica riguardo alle realtà economiche e due visite guidate nel comprensorio, incoraggiare l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Salina nasce da un percorso partecipativo, cominciato nel 2021 da un Comitato promotore e sublimato con le deliberazioni dei tre consigli comunali dell’isola per far partire la macchina istituzionale. Il passo per Salina è alquanto rapido invece per il resto delle Eolie rimane lento e flemmatico perché l’Amministrazione “preferisce non affrontare giudiziosamente la questione”. A sollevare l’inconveniente di questa “mancanza di confronto tra le isole in modo ampio e serio sui pro e i contro” è il presidente di Federalberghi Isole Eolie Christian Del Bono, che è anche uno degli organizzatori di “GeoNight” e che afferma: “Salina ha fatto una scelta ben precisa che la collocherà ancora meglio sul panorama nazionale e internazionale come isola blu e come una delle destinazioni più prestigiose per un turismo responsabile, consapevole e compatibile con le esigenze del territorio. Abbiamo individuato quale possa essere il modello di AMP da farle indossare affinché l’hinterland rappresenti non solo tanto per chi vive il mare e vi lavora con la pesca e altri servizi al turista quali gli operatori addetti a escursioni, diportismo, diving, snorkeling, apnea ecc. ma anche per la comunità locale nella sua interezza”.
Ecco perché si accoglie e si offre l’evento GeoNight attivando una lettura del territorio che si configura anche tra le attività di Terza Missione degli Atenei e ha il riconoscimento di tutti i sodalizi geografici, nazionali e internazionali. Ad organizzarlo i Geografi dell’Università di Messina, Carmelo Maria Porto, Enrico Nicosia, Sonia Gambino e Giovanni Messina, con il coinvolgimento degli attori locali e la partecipazione concreta degli studenti del Dipartimento di Scienze Cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
Ad essere parte integrante della tavola rotonda, oltre, ai responsabili scientifici e agli organizzatori del convegno, le autorità e i partners dell’Isola di Salina: il sindaco di Santa Marina Salina (Domenico Arabia), il Direttore dell’Ufficio di Piano Gal Tirreno Eolie (Luigi Amato), il Direttore dell’Ufficio di Piano Gal Tirrenico Mare Monti e Borghi (Roberto Sauerbon), il Capo servizio della vigilanza della R. N. O. “Le Montagne delle Felci e dei Porri” (Elio Benenati), la Referente Presidio Slowfood Salina (Daniela Virgona), il rappresentante dell’Associazione Nesos (Pietro Lo Cascio), l’esponente di Salina ecogastronomica (Giuseppe La Malfa).
A conclusione, ci sarà una passeggiata nel territorio vitivinicolo di Valdichiesa, guidata da Giuseppe La Malfa con una visita alla cantina D’Amico. Il 6 aprile, gli studenti parteciperanno all’escursione alla laguna costiera di Lingua, coordinata sempre da Lo Cascio.
Per il ragionamento intrapreso sull’Area protetta, i tre Comuni salinoti e il territorio interverranno nella definizione e nel controllo del soggetto gestore, oltre che nella predisposizione dei regolamenti e di tutta la documentazione necessaria. Ad oggi Del Bono spiega che “non esiste un format di Area Marina Protetta ideale o prestabilito, bensì un modello da cucire con attenzione e condivisione con gli abitanti”.
Federalberghi si è mossa negli anni per sponsorizzare l’obiettivo di dare luogo all’Area Marina Protetta delle Isole Eolie e di ricavarne gli strumenti di gestione che consentissero di superare la mera prescrizione e verifica dell’applicazione di vincoli a salvaguardia del territorio. “In assenza di regie pazienti, competenti e lungimiranti – evidenzia il presidente – che sistemassero i dati, gli iter amministrativi, le perimetrazioni, i regolamenti e il metodo da seguire, si è assistito all’inutile polarizzazione delle prese di posizione, dove il tifo e le ideologie hanno prevalso sulle analisi e sulla reale opportunità delle scelte da compiere in favore delle presenti e delle future generazioni”.
Dopa la materializzazione di quel manifesto d’intenti, c’è stato un barlume propositivo con l’annuncio di un salto di qualità per l’Isola, dove è stato girato quel capolavoro de “Il Postino di Neruda”.
Rallegrandosi del cammino orientato, Federalberghi cercherà di farsi portavoce con gli input di Del Bono per estendere il progetto a tutto l’arcipelago, così come da tempo, le altre isole siciliane hanno già dimostrato: Ustica (1986), le Egadi (1991), le Pelagie (2002) e Pantelleria, dove nel 2016 hanno addirittura istituito un Parco Nazionale.