La quinoa è una pianta erbacea imparentata a quelle della barbabietola e degli spinaci; i semi della sua pianta però, una volta macinati, offrono come prodotto una farina con alto contenuto di amido, del tutto privo di glutine e con un alto contenuto proteico. Ed è proprio per queste caratteristiche che lo si considera a tutti gli effetti un vero e proprio cereale.
La storia
La quinoa è una pianta originaria dell’America del Sud, nelle vicinanze del lago di Titicaca, coltivata ormai da ben 5000 anni nelle regioni andine. Le popolazioni che in passato vivevano in queste zone, gli Inca e i Maya, ne avevano ben compreso le qualità nutritive tanto da chiamarla grano de oro. Ma nel diciassettesimo secolo, con l’avvento dei conquistadores, questa pianta è stata vietata perché veniva utilizzata anche in rituali considerati dagli europei al di fuori del normale e del satanico. È solo grazie alla lungimiranza di qualche contadino che ne aveva conservato i semi, che la quinoa è arrivata e si è sviluppata fino ad arrivare ai giorni nostri.
Al giorno d’oggi, non è più coltivazione esclusiva del Sud America, ma si è anche sviluppata in Europa, Asia e Africa.
Le proprietà
La quinoa è composta per oltre il 50% da carboidrati complessi con un basso indice glicemico, che aiuta non poco a mantenere basso il livello di zuccheri nel sangue. È inoltre ricca di proteine, in quanto contiene tutti e nove gli amminoacidi essenziali per l’organismo (tra cui la lisina per la formazione di anticorpi). Anche se bassa, presenta una percentuale di grassi che non può che far bene al nostro organismo, in quanto si tratta di grassi polinsaturi. La quinoa è ricchissima di fibre, che oltre a renderla ottima per la digestione, contribuisce anche ad abbassare il livello di colesterolo.
Non sono assenti né sali minerali, né vitamine, tra le quali spicca la vitamina E, che conferisce alla quinoa un valore antiossidante e antinfiammatorio.
Quinoa in cucina
La quinoa può quindi tranquillamente sostituire pasta e riso, in quanto è anche una validissima alternativa gluten-free. L’importante è sciacquarla prima della sua preparazione perché sulla buccia dei semi ha una sostanza che rende il chicco nel complesso abbastanza amaro e successivamente per esaltarne il sapore è consigliato tostarla per poi aggiungere il liquido di cottura, che sia acqua o brodo.
Ma in che modo utilizzarla? Vi riporto qui qualche ricetta da cui trarre spunto.
Quinoa con verdure
per preparare questo primo piatto, molto fresco e veloce:
- Semi di quinoa.
- Acqua per la cottura
- 3 peperoni (uno per colore)
- 1 melanzana
- 1 zucchina
- Un po’ di vino bianco
- Un bicchiere di brodo vegetale
- 1 cipolla
- Olio evo.
- Sale, pepe e spezie a vostro piacimento e gusto
- Una noce di burro
- Prezzemolo per guarnire.
Polpette di quinoa ripiene di formaggio
Per questo secondo piatto sfizioso avrete bisogno di:
- Quinoa
- 3 fette di pane (di qualsiasi tipo) secco
- 1 uovo
- Un tipo di formaggio morbido a vostro piacimento
- Scorza di limone e succo di limone
- Sale e pepe q.b.
- Olio per friggere
- Prezzemolo tritato
- Pangrattato
Biscotti alla quinoa
Questa ricetta sarà sicuramente utile per uno spuntino gustoso e poco calorico:
- Farina integrale
- Quinoa
- Burro
- Zucchero di canna
- Un po’ di cannella
- Aroma all’arancia
- Gocce di cioccolato fondente
- Latte di riso