Lo sciroppo d’amarena, chi non l’ha mai gustato? Allungato con acqua è il classico dell’estate italiana. Ma l’estate è finita e, lontane spiagge e ombrelloni, l’amarena rimane regina per zeppole, crostate e…cocktail modaioli. In quest’articolo strizziamo l’occhio alla competizione Lady Amarena (conclusasi qualche giorno fa) per raccontarvi le ricette vincitrici, ma soprattutto per rinverdire nella memoria del lettore cos’è e quanto sia speciale l’amarena, un frutto cult della tradizione culinaria mediterranea.
Sciroppo d’Amarena e amarene nei cocktail 2022
Diciamo subito i nomi delle bartender che quest’anno si sono aggiudicate il podio della competizione firmata dalla Fabbri, contest che vede al centro l’amarena in sciroppo come ingrediente speciale per drink innovativi. Lady Amarena 2022 è una barlady tedesca, Linh Nguyen, seguita a ruota da Jessica Fletcher, spagnola, e Noemi Marras, svizzera ma di origini sarde. Alla triade va aggiunta Aurora Grasso, Lady Amarena Junior, vincitrice del premio “alcol free” dedicato alle studentesse degli istituti alberghieri. Più in là nell’articolo, dopo un focus sul frutto, vi descriveremo due delle ricette vincitrici.
Amarena e ciliegia differenza
L’amarena è un frutto di per sé aspro, solo quando è lavorata diventa quella prelibatezza che si presta a sciroppi e marmellate. L’amarena non è propriamente una ciliegia, perché le varie cultivar di ciliegie derivano dal ciliegio dolce (Prunus avium), mentre le amarene sono i frutti del ciliegio aspro. Sono certamente due alberi imparentati con frutti simili fra loro, ma amarene e ciliegie sono molto differenti nel sapore. L’albero delle amarene (Prunus cerasus var. amarena) dà drupe amarognole con retrogusto acidulo; il nome “amarena” deriva appunto dal gusto non dolce. Quando però l’amarena è cotta, un po’ come avviene per la mela cotogna, gli zuccheri presenti naturalmente nel frutto caramellano e conferiscono, insieme allo zucchero aggiunto, un gusto avvolgente e dolcissimo. Sembrerebbe, dai documenti pervenuti dal mondo latino, che le amarene siano arrivate a noi grazie ad un personaggio romano molto famoso, Lucullo, proprio quel Lucullo da cui deriva l’aggettivo “luculliano” (per descrivere pranzi sfarzosi e ricchi). In uno dei suoi viaggi in Asia scoprì questa pianta e la portò con sì, per piantarla nel suo giardino.
Due ricette di cocktail con lo sciroppo d’amarena
Ecco finalmente per voi lettori due ricette “attese” che trasformano l’amarena sciroppata della nonna in un ingrediente alla moda per drink attualissimi.
Cocktail: Lovely Cerexia, Noemi Marras
- 30 ml Marendry
- 10 ml pompelmo rosa
- 10 ml succo di lime
- 0,50 ml Frangelico (liquore alla nocciola)
- 0,75 ml miele di fiori selvatici
- Garnish: guarnizioni di amarena composte con sciroppo di Amarena e amarene.
Cocktail: Bacio di Mezzanotte, Aurora Grasso
- Drink analcolico a base di:
- infuso di frutta secca
- sciroppo di Amarena
- sciroppo Falernum,
- ginger beer e crema di latte
La ricetta dello sciroppo d’amarena fatto in casa
Lavare e asciugare le amarene, eliminare i noccioli, mettere in una coppa, aggiungere lo zucchero (metà rispetto alla quantità di frutta). Coprire con una tovaglietta, far riposare una notte. Separare amarene e succo; cuocere il succo a fiamma bassa: appena schiumeggia spegnere il fuoco e versare il decotto sulle amarene. Lasciare a riposo una notte. Poi ripeterete la procedura. Infine conservare amarene e succo in contenitori di vetro sterilizzati, far raffreddare e chiudere con un coperchio.