Cosa mangiare durante le mestruazioni? In questo periodo, un’alimentazione adeguata può svolgere un ruolo fondamentale per aiutare a depurarsi, ridurre l’infiammazione e alleviare i disagi. Scopriamo insieme cosa mangiare per sentirsi al meglio durante prima, dopo e durante il ciclo.
Cosa mangiare prima, dopo e durante il ciclo?
Prima del ciclo mestruale, è importante adottare un’alimentazione bilanciata che fornisca al corpo i nutrienti necessari per affrontare questo periodo senza eccessi o carenze. L’obiettivo è sostenere l’equilibrio ormonale, ridurre i sintomi premestruali e mantenere i livelli di energia. Ecco alcuni suggerimenti:
- Carboidrati integrali: optare per quinoa, riso integrale, farro e avena può fornire una fonte di energia a rilascio lento, aiutando a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire picchi di fame eccessiva.
- Proteine magre: pollo, tacchino, pesce, uova e legumi sono essenziali per sostenere i processi metabolici del corpo e aiutare a ridurre la sensazione di affaticamento e stanchezza.
- Frutta e verdura: consumarne in abbondanza fornisce vitamine, minerali e antiossidanti che aiutano a ridurre l’infiammazione, migliorano l’umore e prevengono la ritenzione idrica.
- Fonti di ferro: durante il ciclo mestruale, le donne subiscono una perdita di ferro attraverso il flusso mestruale. Assicurarsi di includere nella dieta alimenti ricchi di ferro come spinaci, lenticchie, fagioli, carne rossa e semi di zucca permette di reintegrare senza il rischio di subire carenze importanti.
- Acidi grassi omega-3: hanno proprietà antinfiammatorie e possono contribuire a ridurre i sintomi premestruali come il dolore e la tensione mammaria. Troviamo gli omega-3 in pesce grasso (salmone, sgombro), semi di chia, semi di lino e noci.
- Bevande rilassanti: Scegliere bevande rilassanti come tè allo zenzero, camomilla o tisane a base di erbe può aiutare a ridurre lo stress e favorire il rilassamento durante il periodo premestruale.
- Acqua: bere molta acqua durante tutto il ciclo, compreso il periodo premestruale, è fondamentale per mantenere il corpo idratato e sostenere le funzioni fisiologiche.
- Magnesio: un minerale importante per alleviare i crampi e ridurre la tensione durante il ciclo. Alimenti ricchi di magnesio includono semi di zucca, semi di girasole, banane, cioccolato fondente, avocado e noci.
Quali sono gli alimenti che peggiorano i sintomi?
Ti capita mai di stare bene e, improvvisamente, dopo aver mangiato qualcosa, cominciare a soffrire per i crampi da pancia tipici delle mestruazioni? Come se, quello che hai mangiato, avesse risvegliato il dolore. Allora, esistono degli alimenti che possono procurare più fastidio durante la fase mestruale? Ecco cosa dovresti evitare o limitare:
- Zucchero: abusarne può causare un picco di energia che sarà inevitabilmente seguito da un crollo che può può peggiorare l’umore.
- Alcol: disidrata, il che può peggiorare l’emicrania e causare gonfiore. Può anche portare a problemi intestinali e digestivi.
- Alimenti piccanti: affaticano la digestione in qualsiasi momento fisiologico, figuriamoci durante le mestruazioni. Sono da evitare completamente.
- Carni rosse: va bene utilizzarle per integrare il ferro che si perde con il flusso dei giorni mestruali, però, in eccesso, possono portare forti scompensi d’altra natura. Diciamo che, la miglior alternativa per integrare ferro senza ottenere altre controindicazioni, è prediligere i legumi.
- Sale e caffeina: ridurre il consumo di sale può aiutare a prevenire la ritenzione idrica; mentre, limitare la caffeina può aiutare a ridurre l’irritabilità e l’ansia.
Troppo dolore non è mai normale
Se anche tu sei cresciuta con la convinzione che i dolori mestruali fossero normali, sappi che questo è solo un falso mito. Come qualsiasi altro dolore, quando arriva, è un modo del nostro corpo per metterci in allarme e avvisarci che qualcosa non va. Quando soffriamo di qualsiasi tipo di dolore, dobbiamo risolverlo e non sopportarlo.
Ecco perché, se eccessivi e cronici, i dolori mestruali andrebbero indagati affidandosi a medici specialisti che si occupino di diagnosticare eventuali altre patologie collegate e, soprattutto, siano in grado di fornirti una terapia che eviti di renderti invalidanti dai 5 ai 10 giorni ogni mese della tua vita.
Abbi sempre cura di te, non dare nulla per scontato.