A due settimane da Pasqua, siamo tutti più o meno immersi da dolci regali di ogni tipo. Colombe pasquali, uova di cioccolato, pastiere e tanto altro ancora.
È vero, quest’anno in zona rossa è stato piuttosto anomalo, ma nessuno ha rinunciato al gusto e ai sapori del pranzo di Pasqua.
Ma cosa fare adesso con le uova di cioccolato avanzate?
Oggi vi propongo 1 gustosa ricetta e alcuni suggerimenti per utilizzare il cioccolato delle uova di Pasqua prima che arrivi il caldo estivo a comprometterne il gusto.
Pronti?
Tiramisù nell’uovo
Questa ricetta non è solo buona, è soprattutto bellissima e molto scenografica.
Infatti, per realizzarla avrete bisogno di mezzo uovo di Pasqua che farà da recipiente epr il vostro tiramisù.
Piccola chicca, questa ricetta è anche ecosostenibile! Infatti, per chi è abituato ad utilizzare recipienti usa e getta, in questo caso ne dovrà fare a meno riducendo gli sprechi!
La ricetta classica non subisce alcuna variazione, è solo la presentazione ad essere diversa e più scenografica.
Mi raccomando di stare attenti quando predisponete gli strati, le uova di cioccolato sono molto fragili. Basta un po’ di pressione in più per frantumarle.
Siate delicati nell’assemblaggio del tiramisù.
Con questa tecnica di presentazione, potrete realizzare anche dei tiramisù monoporzione con uova di cioccolato più piccole.
In fondo sapete come si dice, no? Anche l’occhio vuole la sua parte! 😉
Suggerimenti utili
Quando il cioccolato delle uova di Pasqua è davvero troppo, il mio consiglio è di conservarlo per le vostre future ricette cioccolatose.
Infatti, la cosa positiva, è che potrete utilizzare il cioccolato delle uova senza necessità di acquistarne dell’altro come ingrediente per le vostre dolci ricette.
Come conservare il cioccolato per evitare che si alteri il sapore?
Avete presente quando il cioccolato sembra essersi come seccato e finisce per presentare una sorta di patina bianca? È colpa delle alte temperature che fanno sciogliere e portano in superficie il burro di cacao. Il sapore, in quel caso, è molto secco e decisamente poco goloso.
Per evitare che questo accada bisogna stare attenti a umidità, odori forti e alta temperatura: i nemici principali del cioccolato.
Iniziamo col dire che in base al cioccolato che avete, dovete anche regolarvi sulla durata.
Fondente è quello più longevo, dura anche più di due anni.
Al latte va consumato entro massimo un anno.
Bianco, quello che contiene la maggior dose di latte e burro, dura massimo otto mesi.
A dispetto di ciò che si pensi, il frigorifero è un grande nemico del cioccolato. Perché è un ricettacolo di odori forti e questi tendono ad essere assorbiti dal cioccolato. Perché in esso è presente il burro di cacao che, in quanto sostanza grassa, tende ad assorbire gli odori.
Se però non avete altre soluzioni, soprattutto in estate, premuratevi di avvolgerlo in carta alluminio e poi in sacchetti per alimenti al fine di isolare il più possibile i suoi principi da quelli degli altri alimenti presenti nel frigorifero.
Il luogo migliore per conservare il cioccolato resta la dispensa, preferibilmente lontana da fonti di calore (altrimenti la faticaccia di conservarlo al meglio diventa inutile).
Il consiglio resta sempre quello di evitare di consumare cioccolato nei periodi estivi, al fine di evitare qualsiasi tipo di deterioramento.
Perciò, se dalle feste di Pasqua vi sono avanzate molte uova di cioccolato, date libero sfogo all’immaginazione e proponete tante golose ricette per evitare di arrivare a giugno con un eccesso di cioccolato che potrebbe fare una brutta fine. 😊