Il caffè sta contribuendo alla deforestazione in modo allarmante: ma sembrerebbe che una miscela senza chicchi potrebbe salvare la soluzione.
Una startup con sede a Seattle, sostenuta da alcuni degli investitori dietro Beyond Meat, questa settimana lancia il primo caffè al mondo senza chicchi. I suoi inventori sperano di ridurre drasticamente l’impatto ambientale della popolare bevanda.
La miscela contenente caffeina utilizza ingredienti di scarto di origine vegetale come i semi di dattero per imitare la struttura molecolare del caffè.
L’innovazione ha attirato l’attenzione degli investitori, che hanno investito 49,1 milioni di euro in Atomo Coffee.
L’impatto ambientale del caffè
Mentre il clima mondiale si riscalda, le piantagioni di caffè – in particolare quelle in cui si coltiva la varietà più delicata di arabica preferita dai baristi – aumentano, distruggendo le foreste lungo il percorso alla ricerca di un clima più fresco.
La deforestazione è la seconda causa del cambiamento climatico dopo l’uso di combustibili fossili. Gli studi hanno dimostrato che entro il 2050 circa la metà della terra attualmente utilizzata per coltivare il caffè potrebbe diventare improduttiva proprio a causa del cambiamento climatico.
Stiamo parlando di una macchina, una macchina da caffè che non si ferma mai, sempre alla ricerca di più terra, ed è quello che bisogna assolutamente contrastare senza creare problemi al tessuto economico.
Deforestazione: quali sono i problemi?
La deforestazione è il processo attraverso il quale gli alberi e le foreste vengono abbattuti, spesso per fare spazio a terreni agricoli, pascoli, o per ottenere legname e altri prodotti forestali. Questo fenomeno può avere gravi conseguenze sull’ambiente, sulla biodiversità e sul clima.
Ecco i principali riscontri negativi dell’impatto ambientale causato dalla deforestazione
- Perdita di biodiversità: le foreste sono habitat per milioni di specie di piante, animali e microorganismi. Quando gli alberi vengono abbattuti, molte di queste specie perdono il loro habitat naturale, portando all’estinzione di molte di esse. Questa perdita di biodiversità può disturbare l’equilibrio degli ecosistemi.
- Cambiamenti climatici: le foreste svolgono un ruolo cruciale nell’assorbire il biossido di carbonio (CO2) atmosferico, uno dei principali gas responsabili del riscaldamento globale. Quando le foreste vengono abbattute, il carbonio immagazzinato negli alberi viene rilasciato nell’atmosfera, contribuendo all’incremento dell’effetto serra e all’accelerazione dei cambiamenti climatici.
- Modifiche nel ciclo dell’acqua: gli alberi giocano un ruolo fondamentale nel ciclo dell’acqua. Assorbono l’acqua dal suolo e la rilasciano nell’atmosfera attraverso un processo chiamato traspirazione. Senza gli alberi, si verifica un cambiamento nei modelli di precipitazioni, causando spesso siccità o inondazioni in determinate regioni.
- Erosione del suolo: le radici degli alberi contribuiscono a trattenere il suolo, impedendo l’erosione. Quando le foreste vengono abbattute, il terreno può erodersi più facilmente a causa delle piogge, portando alla perdita di terreno fertile per l’agricoltura.
- Impatto sulle comunità: molti popoli indigeni dipendono dalle foreste per il loro sostentamento. La deforestazione minaccia il loro stile di vita, le loro tradizioni e spesso li spinge fuori dalle loro terre ancestrali.
Il “caffè senza chicchi” potrebbe aiutare il pianeta
Atomo afferma che il suo caffè senza chicchi contribuisce a ridurre del 93% le emissioni di carbonio e necessita del 94% in meno di acqua rispetto al caffè tradizionale. Time Magazine l’ha eletta una delle 200 migliori invenzioni del 2022.
Il caffè amico dell’ambiente è prodotto utilizzando ingredienti per lo più riciclati come i semi di datteri, che tendono ad essere scartati nel processo di produzione commerciale. I semi sono immersi in estratto d’uva, cicoria e altri aromi e potenziati con caffeina proveniente dal tè.
Atomo inizialmente si rivolge alle caffetterie anziché ai negozi e alle catene di supermercati poiché il suo caffè tostato sarà venduto all’ingrosso a circa 20 euro ogni mezzo chilo, contro i 9-13 euro pagati al momento dalle caffetterie (i dati si riferiscono solo agli USA in cui le stime sono in dollaro ma abbiamo preferito proporre in quest’articolo direttamente il corrispettivo in euro per rendere meglio l’idea di ciò di cui stiamo parlando ai nostri lettori).
Atomo afferma di essere in trattative con la maggior parte delle principali aziende di caffè del mondo su come espandersi e rifornirle.