Il farro è uno dei cereali più antichi del mondo, già presenti nelle testimonianze risalenti al Neolitico.
Ai tempi, era uno dei cereali più consumati dalle persone, mentre al giorno d’oggi sia il suo consumo che la sua produzione si sono notevolmente ridotte a favore del grano: il farro viene quasi esclusivamente usato per scopi dietetici ormai, per le sue qualità nutritive.
Tipologie di farro
Di farro ne esistono tre tipi:
- Piccolo, è il cereale più antico e quello con la minor percentuale di glutine.
- Medio, ha un tasso di glutine più alto ed è il meno diffuso, ma è quello ad essere usato specialmente nelle diete.
- Grande, è l’incrocio tra la pianta di farro e una graminacea; ha anch’esso una bassa percentuale di glutine, ed ha un sapore molto particolare.
- Integrale, il chicco grezzo che comprende tutte le parti del chicco.
- Perlato, il chicco è lavorato e praticamente sbucciato.
Proprietà…
La consumazione è indicata per il suo basso indice glicemico e perché è uno degli alimenti con più proteine esistenti in natura. Inoltre, è ricco di fibre e ciò lo rende perfetto sia per quanto riguarda il senso di sazietà che esso apporta all’organismo per un tempo prolungato, sia per la digestione, aiuta a combattere la stitichezza e i disturbi intestinali. È ricco di sali minerali come il ferro, quindi molto indicato a chi soffre di anemia.
…controindicazioni
Controindicazioni degne di nota non ce ne sono, se non per chi soffre di celiachia, dal momento che il farro è un cereale ricchissimo di glutine.
Come cucinare il farro
Prima di tutto, il farro in chicchi va ben sciacquato e poi lasciato in ammollo per una notte.
Per la cottura:
- Versare il farro con la stessa acqua in cui è stato in ammollo in una pentola.
- Salare e portare il tutto su un fornello a fuoco lento per circa un’ora.
- In caso di schiuma, bisogna aver cura di eliminarla.
- Lasciar cuocere per altri 45/50 minuti (fare attenzione perché ogni tipo di farro ha cotture diverse: ad esempio il perlato è quello che necessita di tempi di cottura minori).
- Durante l’ultima parte di cottura coprire con un coperchio.
Come utilizzarlo?
Il farro cucinato è ottimo in zuppe, minestroni e vellutate; se lasciato raffreddare è un’ottima combo con insalate di verdure fresche, ma anche con legumi. Per il suo apporto proteico e per i suoi micronutrienti è indispensabile e consigliatissimo che venga accoppiato a verdure, che siano queste cotte o crude.
Inoltre, se macinato e reso in polvere come una farina è ottimo per la produzione di pane di qualsiasi tipo e taglia, pasta e dolci; viene anche utilizzato nella produzione di birre particolari tedesche.
>>> I semi di zucca