Il casatiello vegetariano è una nuova idea nata per i vegetariani ripresa da rustici della tradizione.
Il casatiello napoletano è uno dei must have della tradizione campana. Ormai conosciuto in tutta Italia, è uno di quei peccati di gola salati di cui difficilmente si può fare a meno.
Quando sono diventata vegetariana, è stato un vero problema abbandonare questo alimento e ho subito cercato di porvi rimedio con un’alternativa vegetale, una sorta di tortano vegetariano.
Devo dire che, nell’ormai remoto 2015, era davvero molto difficile trovare una vastità di prodotti vegetali. Oggi la scelta è decisamente più ricca ed è possibile sopperire in commercio una variegata scelta.
Quindi oggi, fare un casatiello vegano in casa, è decisamente più facile.
Ricetta casatiello vegetariano
Un lievitato salato di tradizione partenopea si trasforma in casatiello vegetariano con lievito madre farcito di gustosi vegetali. Vediamo come prepararlo.
Cosa mettere nel casatiello vegan ?
La scelta è molto ampia. Dalla soia al seitan ottimo sostituto della carne fino a tutta la vasta scelta di affettati simil bresaola o prosciutto.
Proprio qualche giorno fa, ho scoperto dei buonissimi affettati della linea Bio mi Gusta che propone, tra le varianti, affettati alla curcuma e ai pistacchi… gustosissimi!
Io, generalmente, riguardo all’imbottitura del casatiello vegetariano, sono molto “tradizionalista” e punto al seitan in cubetti (che tra l’altro è il mio alimento vegetale preferito).
Ultimamente ho anche provato a dare un tocco di creatività aggiungendo all’impasto pezzi di mandorle e noci tritate, devo dire che il risultato è proprio buono!
Ci vogliono i formaggi nel casatiello vegetariano?
Bella domanda. Anche quest’aspetto è molto soggettivo in realtà. Consideriamo che, i formaggi vegetali, non ci permettono di ottenere l’effetto filante dei formaggi tradizionali.
Per questo motivo io preferisco non aggiungerli all’imbottitura del casatiello vegano. Ma se volete, in commercio esistono tantissime varianti.
Come sostituire lo strutto con alimenti vegetali?
Devo dire che questa domanda mi ha attanagliato per lungo tempo. Principalmente perché trovare un buon sostituto dello strutto è stato difficile.
È inutile raccontarci che basta l’olio… non è proprio così. Il risultato spesso è comunque un impasto troppo secco. Soprattutto perché ci troviamo davanti a una farcitura altrettanto secca.
Il seitan, o qualsiasi altro prodotto vegetale, non presentano grassi che a contatto con il calore si sciolgono. Perciò l’impasto non subisce variazione e resta sempre piuttosto secco.
Quindi ho cercato una soluzione pratica e veloce per rendere il mio impasto più morbido e un giorno mi è venuta un’idea: sostituire all’acqua il latte vegetale. Il risultato è stato illuminante.
È bastato poco per ottenere un riscontro decisamente migliore.
Quindi, ad oggi, per il mio impasto aggiungo all’olio anche il latte (che io preferisco d’avena ma va bene qualsiasi variante di latte vegetale).
L’aggiunta del lievito nel casatiello vegetariano
Molti preferiscono produrre il lievito attraverso la composizione chimica tra aceto e bicarbonato. Vi spiego brevemente il perché.
Nonostante il lievito sia scientificamente un gruppo di funghi, sfortunatamente la produzione industriale offre delle varianti sospette che potrebbero contenere anche tracce animali.
Questo accade in quasi tutti i lieviti che riportano la dicitura “estratto di lievito”. Ecco perché, chi eticamente ha eliminato dal proprio regime alimentare consumo di proteine animali e derivati animali, preferisce evitarne l’acquisto.
L’alternativa alla composizione aceto-bicarbonato potrebbe essere la produzione casalinga di lievito madre.
>>> Censura per i cibi vegetali – cosa succede in UE?
Cenni storici sul casatiello
Inaspettatamente, il casatiello napoletano tradizionale sembra risalire all’epoca greca. Nella letteratura greca, si parlava di pane ai formaggi. Infatti, il nome “casatiello” deriverebbe da “caseus” che, nella lingua napoletana, diventa “cacio” ovvero formaggio.
Nel tempo è diventato il rustico napoletano per eccellenza simbolo della Pasqua cattolica.
È tra il 1500 e il 1600 che se ne sente parlare (o meglio, scrive di lui Giambattista Basile ne “La Gatta Cenerentola”) come di un vero e proprio rustico fatto di salumi oltre che di formaggi.
Casatiello o tortano?
Diciamo che nella versione tradizionale, la differenza è rilevante.
Perché nel casatiello c’è la presenza di uova anche intere a mo’ di decoro sulla parte superiore. Questa è la versione tipica del periodo Pasquale.
Il tortano, invece, non prevede la guarnizione con uova e non è accomunato alla festa di Pasqua.
Per quanto riguarda il casatiello vegano, chiaramente certe distinzioni non possono essere fatte. Perciò chiamatelo come preferite, l’importante è che lo gustiate!!