Casatiè è una eccellenza enogastronomica di Sant’Arpino legata ad un prodotto che amo molto e che presto imbandirà le nostre tavole nel periodo pasquale: il casatiello, di cui abbiamo già discusso sul nostro portale rappresentandolo provocatoriamente anche in una versione vegetariana.
In questo caso invece stiamo parlando del casatiello tradizionale, in alcuni luoghi confuso con il tortano, il rustico classico sugna e pepe insomma.
Ho scoperto questo prodotto meraviglioso, uno dei migliori casatielli che abbia mai assaggiato, per puro caso.
Mi trovavo a Capua alcuni giorni fa per ricevere dalla associazione italiana cuochi il Premio cinque stelle d’oro della cucina italiana e un oretta prima dell’inizio della premiazione, delle ditte locali hanno presentato alcuni prodotti offrendoci a pranzo un ricco buffet nel Parco delle Fortificazioni.
Devo dire che tra le tante cose da assaggiare quando ho visto il casatiello, seppur con un bel brand ed una bella faccia ho pensato: vabbè assaggio tanti altri prodotti ma il casatiello meglio di no, potrebbe riempirmi.
Invece la golosità ha avuto la meglio e quando l’ho assaggiato ho capito che quelli che avevo mangiato precedentemente erano solamente un fac simile.
Credo di averne mangiate almeno tre fette in totale.
Parliamo di un prodotto fragrante, morbidissimo, con tutti i sapori che ti arrivano ad uno ad uno.
Il casatiello più morbido e bilanciato che abbia mai mangiato ed udite udite qualcuno dice che non c’era la sugna.
Non hanno voluto dirmi cosa ci fosse all’interno che donasse quella morbidezza e quel matrimonio di sapori tra le uova i salumi e l’impasto, ma mi hanno assicurato che non ci fosse sugna all’interno. Cercherò di carpire maggiori informazioni la prossima volta.
Un gusto inimitabile, un piacere per il palato da gustare tutto l’anno non solo nelle feste comandate.
Tra l’altro mi hanno anche detto che esiste un altra variante il Casatiè Vesuvio farcito con salsicce e friarielli che però purtroppo non ho ancora potuto assaggiare.
Casatiè gioca in casa: le origini atellane del casatiello
Il casatiello è un piatto tradizionale della cucina campana, in particolare della zona dell’antica regione dell’Atella, che si trova nella provincia di Caserta. Si ritiene che la sua origine risalga alla tradizione culinaria della festa pasquale. A sant’Arpino nel mese di giugno fanno addirittura la sagra del casatiello, per cui è assolutamente un prodotto tipico locale certificato.
Il nome “casatiello” deriva dalla parola “caso”, che in dialetto campano significa “formaggio”. Infatti, il casatiello è un pane salato e lievitato farcito con vari tipi di formaggio, salumi, uova e pepe nero.
Secondo la tradizione, il casatiello veniva preparato dai contadini per la Pasqua, quando venivano uccelli e animali per la celebrazione. In questo modo, il casatiello diveniva un modo per utilizzare gli avanzi di carne e formaggio e trasformarli in un piatto sostanzioso e gustoso da condividere in famiglia.
Oggi il casatiello è diventato un piatto tipico della cucina campana, consumato non solo durante la Pasqua ma anche in altre occasioni festive o come spuntino salato. La sua ricetta varia leggermente da zona a zona, ma l’ingrediente principale rimane sempre il formaggio, che conferisce al casatiello il suo sapore intenso e inconfondibile.
Come provare il buonissimo Casatiè
Ovviamente mi sono informato su come poter assaporare nuovamente questo buonissimo casatiello e voglio dare anche a voi ulteriori informazioni a riguardo.
Per gustare questa eccellenza enogastronomica, potete andare al punto vendita che si trova in Via Alcide de Gasperi, 134-132,a Sant’Arpino in provincia di Caserta.
Oltre al casatiello troverete altri prodotti spettacolari come la tiella ai polipi alla luciana, oppure il Casatiello nelle varianti con mozzarella di bufala e provola di Agerola.
Insomma vale davvero la pena andare a fare una passeggiata a Sant’Arpino, che oltre alla zeppola di San Giuseppe ha sfornato è il caso di dire un casatiello davvero eccezionale.