Quella dell’Asiago Dop è una filiera di 1200 aziende d’allevamento e 8000 addetti che fanno capo al consorzio di tutela di questo gustoso formaggio tradizionale. L’Asiago nasce in un territorio che abbraccia montagna, colline e pianura, fra le province di Trento e Vicenza, dove possono pascolare le grandi “regine” madri di questo prodotto, le vacche Bruna Alpina, Burlina, Frisona Italiana, Grigio Alpina, Pezzata Rossa, Rendena, razze bovine che da secoli rappresentano le mandrie tipiche di queste zone.
L’Asiago è delicato, ma saporito, sa dare carattere alla tavola; come altri formaggi si presenta al consumatore in più varianti e stagionature a cui corrispondono una consistenza e un sapore più o meno morbido e dolce o compatto e sapido.
I tanti tipi di Asiago Dop
L’Asiago Dop Fresco è fatto con latte intero, l’Asiago Dop Stagionato nasce dal latte parzialmente scremato “per affioramento”. C’è, infine, l’Asiago DOP della Montagna, che deriva dalla cagliatura di latte di montagna prodotto, pensate, dal pascolo di mucche che brucano a 600 metri di altitudine.
L’Asiago è una delle eccellenze venete, tant’è che recentemente il Consorzio ha ricevuto il premio di “Eccellenza Veneta Food 2021”
Tagliando dalla forma una bella fetta, noterete una pasta abbastanza morbida e compatta, bucherellata finemente. In particolare l’Asiago stagionato è consistente ed elastico, al primo morso conquista per la sua amabilità e per l’aroma di erba e fieno che lo rendono un formaggio saporito. Se stagionato dieci mesi, ha sentori di frutta secca. Si scioglie in bocca, ottimo solo o in diverse ricette. La stagionatura può variare da quattro a 10 mesi.
L’appello del consorzio che tutela l’Asiago Dop
Oggi il consorzio manda un appello alla politica e a tutti coloro che possono ascoltare e agire, compresa la distribuzione: i rincari stanno portando alla filiera grandi difficoltà, rischiando di compromettere il lavoro di molti allevatori e produttori e la presenza di questo prodotto sul mercato. Lo spiega il Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Fiorenzo Rigoni in una nota stampa: «In un contesto così sfavorevole i nostri soci hanno continuato a produrre accollandosi i maggiori costi delle materie prime e, allo stesso tempo, impegnandosi a migliorare la loro efficienza. Oggi, però, non è più sostenibile che il peso di questi continui aumenti sia sulle spalle dei soli allevatori, produttori ed aziende di trasformazione. È arrivato il momento che anche le istituzioni e le catene della Grande Distribuzione Organizzata affrontino il tema dell’inflazione con maggior senso di responsabilità, pena la chiusura di centinaia di allevamenti ed imprese, con la possibile scomparsa di un prodotto che fa parte della nostra tradizione e della nostra storia».
La ristorazione può far molto per tenere viva la filiera, e promuovere il prodotto, inserendo questo nobile formaggio nei taglieri, e offrendo piatti vari e raffinati. L’Asiago si presta ad essere consumato in molti modi, a tocchetti nelle insalate, negli antipasti, nelle torte salate, anche nei primi piatti. Questo formaggio può entrare nella gastronomia nazionale apportando varietà e creatività.
La ricetta degli Spaghetti con crema di Asiago
Dal sito istituzionale del consorzio possono essere prese come spunto molte ricette interessanti e gustose. Una di queste è la Spaghetti con crema di Asiago DOP Mezzano al gusto “Umami”. Fra le tante ci ha colpito e ve la presentiamo.
Ingredienti per piatto: spaghetti 100 gr; asiago Dop Mezzano 100gr; burro 10gr; panna 70gr; alici q.b; pomodoro secco q.b; funghi secchi q.b; polpa di limone tagliata in 5 cubetti.
Preparazione: unire burro, panna e Asiago Dop Mezzano in una casseruola, metterla sul fuoco, a fiamma bassa, sino ad ottenere una crema; spegnere e lasciare riposare.
Cuocere gli spaghetti in una pentola di acqua bollente salata.
A parte tritare i funghi secchi rendendoli polvere. Unire le alici e i pomodori secchi. Otterete cos la polvere al gusto “Umami”.
A spaghetti cotti (al dente) scolarli e condirli con la crema di Asiago, e la polvere “Umami”. In ultimo, aggiungere i cubetti di limone.