Caffè arabica e robusta: da anni si è lodato come miglior caffè quello 100% arabica, anche se, a dire il vero, agli italiani piacciono molto più i blend fra le due cultivar e non disdegnano un caffè intenso. Ma non è dei gusti italici che vi parleremo, quanto di un fenomeno che fa di “necessità virtù”; sembrerebbe che robusta andrà forte quest’anno, anzi sarà una moda, e non perché sia migliore, ma perché se ne troverà più facilmente.
Robusta: il caffè vietnamita nuovo trend americano
Colpa del cambiamento climatico: l’arabica è una pianta più delicata e sconta le variazioni di clima in Etiopia, Yemen, America centrale e Sudamerica. Se ne produce meno e il prezzo si sta alzando. Di contro robusta, diffusa in Vietnam, sembra più resistente e costa meno. Il New York Times parla già di un nuovo trend negli U.S.A, con nuove aperture tutte dedicate al «caffè vietnamita» a base di robusta. Non il caffè italiano, non l’americano lungo, ma una nuova (per noi occidentali) bevanda con aggiunta di albume o latte condensato.
Caffè alla vietnamita con robusta: come si fa?
Il caffè in Vietnam (non da oggi) si fa con una caffettiera simile alla French Press. Nella caffettiera si versa latte condensato e 4 cucchiaini di polvere di caffè. Poi si chiude il filtro a vite, si versa sul caffè acqua bollente e si chiude il coperchio. Il caffè si crea per “gocciolamento” e occorrono parecchi minuti perché goccioli tutto. Si beve caldo appena fatto, ben girato in un bicchiere. Oppure si gusta freddo col ghiaccio. Poiché è cremoso e dolce grazie al latte condensato, non va aggiunto zucchero.
Robusta: identikit
Il nome della pianta dalla quale si ottiene il chicco robusta è Canephora. Il chicco della Canephora è più piccolo rispetto a quello dell’arabica, è più tondeggiante, con il solchetto al centro dritto. Il colore è bruno, mentre il chicco non tostato di arabica dà sul verde. L’origine della pianta oggi diffusa in Vietnam è africana: la pianta può sbocciare con i suoi fiori bianchi a forma di stella sino a 900 metri di altezza sul livello del mare, nelle zone tropicali. Si capisce bene, dunque, come sia una pianta che si adatta molto più facilmente agli sbalzi di clima. Ultima curiosità: quando arriva il caffè robusta in Vietnam? Nel 1700, con gli Olandesi.
Arabica e robusta: il sapore a confronto
Il chicco di arabica è ricco di oli aromatici, ha un sapore più dolce e spesso si associa ad una resa migliore in crema (che per inciso dipende tanto dallo strumento con cui si fa il caffè). Robusta ha un gusto più forte. Ecco perché, in vero, la maggior parte dei torrefattori e aziende di caffè immettono sul mercato dei blend che miscelando in diversi modi i sapori, creando “caffè” dagli aromi differenti, su misura per differenti tipi di amatori di caffè. Un’altra differenza fra arabica e robusta sta nella percentuale di caffeina: l’arabica ne contiene di meno rispetto alla robusta. Ma attenzione: la percentuale di caffeina nel caffè in tazza dipende davvero molto dal tipo di bevanda che chiamiamo “caffè”, se ristretto o caffè lungo, espresso fatto con alte pressioni o viceversa per infusione oppure con il vapore della moka e via discorrendo (sono tantissimi nel mondo i modi di fare caffè!).
Concludendo: caffè arabica e robusta
Quest’anno se la giocheranno per via delle escursioni caldo – freddo e pioggia – secco: dunque se ci siamo convertiti a promuovere la tazzina di arabica come caffè di alta qualità, nel 2022 possiamo cambiare rotta e preferire i blend. Oppure possiamo aggiungere, perché no, la bevanda vietnamita alla moltitudine di modi di fare caffè che già consociamo e beviamo a fine pasto o a colazione, al bar e in ristorante.
A proposito, quanti modi ci sono nel mondo di fare il caffè oltre a quelli che abbiamo menzionato in questo articolo? Tanti davvero (eliminando tutta l’ampia gamma che beviamo nei bar italiani). Abbiamo il Cafe breve, il Cafe tobio, Caffè di Gibilterra (o Cortado), The Red Eye, Café bon bon, Café con miel, Flat white, Galao, Mazagran, Eiskaffee, Pharisäer, Wiener melange, Vienna coffee, Frappé coffee, Yuanyang, Cafe cubano, Cafe de olla, Cafe touba, Café au lait, Indian filter coffee, Turkish coffee, Cafe melange, Kopi susu panas, Irish coffee (il più noto da noi fra i caffè stranieri: caffè, whiskey irlandese, zucchero di canna e panna).