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Additivi alimentari: come riconoscere quelli che fanno male

Di cosa parla questo articolo

Quanto sono belle e colorate le confezioni dei nostri alimenti preferiti riposti sugli scaffali del supermercato? Oserei dire irresistibili. Talmente tanto, da farci trascurare quasi sempre di leggere le etichette prima di metterli nel carrello e portarli a casa. Sfortunatamente, questa cattiva abitudine instillata dall’eroico consumismo, ha finito per farci credere che tutto ciò che sia buono e bello sia anche salutare e sicuro… peccato per gli additivi alimentari (di natura soprattutto chimica) che di salutare hanno ben poco!

Queste sostanze, utilizzate per migliorare il colore, il gusto, la consistenza o la conservazione dei cibi, sono parte integrante dell’industria alimentare moderna. Ecco perché è fondamentale individuarli e comprendere quali poter scegliere e quali, invece, evitare per il bene e la salute di tutta la famiglia.

Cosa sono gli additivi alimentari?

Questi ingredienti, spesso descritti da nomi scientifici e numeri, svolgono ruoli cruciali nell’industria alimentare moderna. Tuttavia, dietro queste etichette apparentemente oscure si celano questioni di sicurezza e salute che meritano un’attenzione attenta. In questo scopriamo cosa sono, perché vengono utilizzati e quali potrebbero essere i rischi nascosti dietro queste sostanze.

Sono utilizzati per una varietà di scopi: i conservanti aiutano a prolungare la vita degli alimenti, gli antiossidanti prevengono il deterioramento, gli stabilizzanti mantengono la consistenza, i coloranti migliorano l’aspetto visivo e gli edulcoranti dolcificano senza aggiungere zuccheri. Mentre alcuni additivi sono naturali e derivano da fonti come piante o minerali, altri sono prodotti chimicamente e possono diventare estremamente dannosi per la salute se consumati in grandi quantità o per un periodo prolungato nel tempo.

Quali sono gli additivi chimici più utilizzati dall’industria alimentare? Ecco un elenco.

Coloranti artificiali

Gli additivi utilizzati per dare colore ai cibi spesso provengono da fonti artificiali. Studi hanno suggerito che alcuni coloranti, specialmente quelli utilizzati negli alimenti per bambini, possono essere collegati all’iperattività e ai disturbi comportamentali.

Tutti i  coloranti vengono indicati sull’etichetta con una sigla, comprensiva della lettera E seguita da un numero, da 100 a 199.

Conservanti

I conservanti sono essenziali per aumentare la durata di conservazione dei prodotti alimentari. Tuttavia, alcuni di essi, come il nitrito di sodio (rappresentati dalle sigle E251 ed E252) e i nitrati (sigle E249 ed E250) utilizzati nella carne (vegetale e animale), possono formare composti cancerogeni se esposti a determinate condizioni.

A tal proposito, un nuovo regolamento adottato dalla Commissione Europea ha imposto una riduzione del 20% dell’utilizzo dei nitriti e nitrati negli alimenti. La disposizione è in linea con la lotta contro il cancro e i potenziali pericoli che presentano alcune sostanze alimentari.

Edulcoranti artificiali

Gli edulcoranti senza zucchero possono sembrare una buona alternativa per le persone che cercano di ridurre l’assunzione calorica. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che l’uso eccessivo di edulcoranti artificiali potrebbe influenzare negativamente la flora intestinale, legata alla salute digestiva e al sistema immunitario.

Fra gli edulcoranti artificiali più utilizzati nell’industria alimentare troviamo: l’aspartame, la saccarina, la taumatina, il ciclammato, l’acelsulfame K e la neosperidina DC.

Glutammato Monosodico (MSG)

Spesso utilizzato come intensificatore di sapidità, il MSG è stato associato al “sindrome del ristorante cinese”, una serie di sintomi come mal di testa e sudorazione che alcune persone sperimentano dopo aver mangiato cibi contenenti questo additivo.

Generalmente, sulle varie etichette alimentari viene chiamato con uno dei seguenti sinonimi: vetsin, ajinomoto, glutammato monosodico, E621, glutammato di sodio, L-glutammato monosodico e acido glutammico monoidrato.

I rischi per la salute

L’assunzione eccessiva di additivi chimici nei cibi può comportare vari rischi per la salute, a breve e lungo termine. Alcuni dei principali rischi includono:

Reazioni allergiche: alcune persone possono essere allergiche a specifici additivi come coloranti o conservanti, sviluppando reazioni allergiche che variano dalla dermatite all’orticaria e persino gravi reazioni anafilattiche.

Iperattività nei bambini: alcuni coloranti e conservanti, specialmente quelli usati nei cibi per bambini, sono stati associati a un aumento dell’iperattività e di altri disturbi comportamentali nei bambini sensibili.

Problemi gastrointestinali: alcuni additivi, come l’aspartame (un dolcificante artificiale), possono causare disturbi gastrointestinali, tra cui gonfiore, gas e diarrea, specialmente in persone sensibili.

Effetti cancerogeni: alcuni conservanti, come i nitriti utilizzati nelle carni lavorate, possono formare sostanze chiamate nitrosamine, che sono classificate come cancerogene.

Disbiosi intestinale: l’uso eccessivo di additivi può influenzare negativamente il microbiota intestinale, causando uno squilibrio nella flora batterica intestinale e contribuendo a problemi digestivi.

Resistenza agli antibiotici: alcuni additivi utilizzati nell’allevamento di animali, come gli antibiotici, possono contribuire alla resistenza agli antibiotici nell’uomo, rendendo più difficile il trattamento delle infezioni batteriche.

Obesità e problemi metabolici: alcuni studi hanno suggerito che l’uso eccessivo di dolcificanti artificiali può alterare i segnali metabolici nel corpo, contribuendo al desiderio di cibi dolci e potenzialmente promuovendo l’obesità.

Come proteggersi?

Considerando che gli additivi alimentari sono diventati parte integrante della nostra dieta moderna, è fondamentale essere consapevoli dei potenziali rischi che possono comportare. Fornendo informazioni adeguate e adottando una dieta basata su alimenti naturali e non processati, possiamo proteggere la nostra salute e il benessere a lungo termine.

Per proteggersi da questi rischi, è importante leggere attentamente le etichette degli alimenti, ridurre il consumo di cibi ultraprocessati e optare per una dieta basata su alimenti naturali.

Per riassumere, ciò che ogni consumatore dovrebbe fare è:

  • Leggere attentamente le etichette: riuscire a comprendere adeguatamente le etichette dei prodotti alimentari può aiutarti a evitare cibi con additivi indesiderati.
  • Optare per alimenti naturali: scegliere alimenti freschi e naturali può ridurre significativamente l’assunzione di additivi alimentari.
  • Cucinare in casa il più possibile: preparare i pasti in casa ti dà il controllo completo sugli ingredienti che usi.

Non avremo una seconda occasione per vivere la vita: non buttiamola via. Acquistiamo e nutriamoci responsabilmente perché il nostro corpo è il tempo dell’anima ed è nostra responsabilità averne cura.

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